Lotto Previsioni Gratis

I Re Magi - Leggenda racconto immagini

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 15/12/2012, 19:44     +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
60,377

Status:


I Re Magi - La leggenda racconto immagini poesie frasi pensieri gif glitter, storia origine dei Re Magi
disegni da colorare gifs immagini glitter





La leggenda dei Re Magi
Le leggende che riguardano i Re Magi sono tante, religiose o meno, ed ognuna cerca di dare una propria versione e spiegazione di quello che successe alla nascita di Gesù e di chi erano questi Magi.
Sembra che venissero dall'Oriente, probabilmente da identificarsi con l'antica Persia ed erano astrologi, probabilmente sacerdoti di zoroastriani (religione di origine persiana), studiosi e saggi.
Partirono dall'Oriente, dopo aver visto una stella (Stella Cometa) che indicava loro il nascere di un bambino, ritenuto il re dei Giudei. Secondo il racconto evangelico di Matteo, Gesù nacque a Betlemme di Giudea, sotto il regno di Erode.
I Magi arrivarono a Gerusalemme e, poiché conoscevano soltanto la data della nascita, ma non il luogo, chiesero informazioni per trovare il nuovo re per andare a fargli visita e adorarlo. Erode si turbò per questa rivelazione, sentendosi minacciato nel suo potere. Dopo aver consultato gli scribi e i saggi, i quali gli riferirono che, secondo la parola del Profeta, il Bambino sarebbe dovuto nascere a Betlemme, Erode informò i Magi, fingendo di essere interessato per andare egli stesso ad adorare il nuovo nato.
I Magi partirono e seguirono la stella annunciatrice che li guidò e si fermò proprio sopra la grotta dove si trovava il Bambino. Provarono una grandissima gioia nel vederlo e subito si prostrarono e lo adorarono, aprendo i loro scrigni contenenti oro, incenso e mirra.
Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, tornarono in Oriente percorrendo un'altra strada.

Chi sono i Re Magi e i doni che portano
Sacerdoti, saggi, stregoni, studiosi, la definizione è incerta, ma sicuramente provengono dall'Oriente. Sono essi stessi il collegamento simbolico tra Oriente e Occidente, essendo i primi pagani che vanno ad adorare, riconoscendolo come dio, Gesù. Sempre per la tradizione cristiana, i tre regnanti sono fratelli: Melchiorre, re dei persiani, Baldassarre, re degli indiani e Gasparre, re degli arabi.
I doni che portano sono anch'essi carichi di simbolismo e significato.
L'oro, il metallo prezioso per eccellenza che sta a significare la regalità
L'incenso, un profumo da bruciare, molto usato durante riti e venerazioni religiose, simbolo di divinità.
La mirra, derivato di una pianta medicinale che, mischiato con olio, veniva usato per scopi medicinali, cosmetici e anche religiosi, come l'imbalsamazione; questo dono simboleggia la futura sofferenza redentrice di Gesù.

E' usanza fare il presepe e aggiungere le tre statuine dei Magi dopo Natale, prima lontano dalla grotta dove c'è Gesù Bambino, e poi ogni giorno più vicino, fino all'arrivo la notte tra il 5 e il 6 gennaio.



Il racconto dei Re Magi
La festa che si occupa di questo episodio viene chiamata "Epifania", vocabolo che significa "manifestazione del Signore". In oriente viene chiamata con il vocabolo più appropriato "Teofania", manifestazione della divinità del Signore.
E' in rapporto a questo significato che in quel giorno si ricordano le tre grandi manifestazioni di Cristo-Dio: l'adorazione dei Magi, il battesimo di Gesù (anche se questa festa oggi è spostata alla domenica seguente) ed il miracolo di Cana.
Di queste tre manifestazioni l'episodio dell'adorazione dei magi ha finito col prevalere diventando in occidente l'unico tema della festa, come si deduce dalle omelie del papa S. Leone Magno.
Per divina ispirazione i magi hanno visto in quel bambino, presentato a loro dalla madre Maria, l'atteso delle Genti ed il figlio di Dio.
Con il tempo tale festa ha assunto anche una connotazione missionaria: manifestazione di Cristo-Dio al mondo pagano. I Magi sono visti dalla tradizione cristiana come la 'primitia gentium', i primi fra i pagani ad aver riconosciuto e adorato il Signore. Per questo il loro culto fu tanto fortunato, diffuso e radicato tra i convertiti dal paganesimo.
Il tema dell' "Adorazione" è diventato uno dei classici nell'arte. Solo due riferimenti tra i tanti. Il primo è il già ricordato sarcofago di Adelfia, dove la scena dei magi si riscontra due volte: sul coperchio e sotto il clipeo. Qui la Madonna appare seduta in cattedra e tiene in braccio il Bambino, che si protende nell'atto di ricevere la corona d'oro gemmata offerta dal primo dei tre Magi. L'altro è il meraviglioso mosaico di S. Apollinare Nuovo in Ravenna.
Anche in questo caso la data è probabilmente presa da una festività egiziana. Ci narra infatti Epifanio di Salamina (+ 403) che in Egitto nella notte tra il 5/6 gennaio si celebrava la nascita del dio Sole Aion dalla vergine Kore e contemporaneamente si celebrava la il culto del Nilo.

Mito o realtà

Diverse volte in quel giorno la gente mi domanda: "Padre, i re magi sono veramente esistiti o si tratta di una leggenda?".
Vediamo prima il racconto evangelico:

"Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: "Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo". All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: "A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:

E tu, Betlemme, terra di Giuda,
non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda:
da te uscirà infatti un capo
che pascerà il mio popolo, Israele".

"Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: "Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo".
"Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese" (Mt., 2, 1-12).

Oltre ai Vangeli 'canonici' (riconosciuti dalla Chiesa come ispirati), ne parlano anche i vangeli apocrifi.
Il Protovangelo di Giacomo, probabilmente anteriore al IV secolo, (cap. 21-23); il Libro dell'infanzia del Salvatore, circa IX secolo, (cap. 89-91); il Vangelo dello Pseudo Matteo, verso il VI secolo, (cap. 16-17); il Vangelo Arabo dell'infanzia del Salvatore, circa la metà del VI secolo, (cap. 7-9); il Vangelo Armeno dell'Infanzia, fine VI secolo, (cap. V, 10) che ci riferisce anche i nomi, accettati poi normalmente nella tradizione. Riporto solo la citazione di quest'ultimo: " Un angelo del Signore si affrettò di andare al paese dei persiani per prevenire i re magi ed ordinare loro di andare ad adorare il bambino appena nato. Costoro, dopo aver camminato per nove mesi avendo per guida la stella, giunsero alla meta proprio nel momento in cui Maria era appena diventata madre. E' da sapere che in quel momento il regno persiano dominava sopra tutti i re dell'Oriente per il suo potere e le sue vittorie. I re magi erano tre fratelli: Melchiorre, che regnava sui persiani, poi Baldassare che regnava sugli indiani, ed il terzo Gaspare che dominava sul paese degli arabi".
E' anche interessante che il "Libro della Caverna dei Tesori", scritto nel V secolo d.C., ma riferentesi ad un testo siriaco più antico, descrive i Magi come Caldei, re e figli di re, in numero di tre.

La parola 'mago' che si usa per indicare questi personaggi non va identificata con il significato che oggi noi diamo. Il vocabolo deriva dal greco 'magoi' e sta ad indicare in primo luogo i membri di una casta sacerdotale persiana (in seguito anche babilonese) che si interessava di astronomia e astrologia. Potremo meglio nominarli: studiosi dei fenomeni celesti.
Nell'antica tradizione persiana i Magi erano i più fedeli ed intimi discepoli di Zoroastro e custodi della sua dottrina. Rivestivano anche un ruolo di primo piano nella religione e vita politica.
L'idea del tempo che ciclicamente si rinnova conduceva il mazdeismo (religione della Persia preislamica) alla costante attesa messianica di un 'Soccorritore divino", il ruolo del quale sarebbe stato quello di aprire ciascuna era di rinnovamento e di rigenerazione dopo la fase di decadenza che l'aveva preceduta. In tal senso il mazdeismo si collega all'attesa messianica. In questa religione si attendevano tre successive, arcane figure di salvatori e rigeneratori del tempo futuro: l'ultimo di essi, il 'Soccorritore', sarebbe nato da una vergine discendente da Zarathustra e avrebbe condotto con sé la resurrezione universale e l'immortalità degli esseri umani. Molte leggende accompagnavano il mito del 'Soccorritore', tra le quali: una stella lo avrebbe annunciato. Tenendo conto di questo contesto culturale, non fa meraviglia il comportamento dei magi nella descrizione di Matteo.
Il nome generico di provenienza, Oriente, può indicare diverse regioni.
La Babilonia, Mesopotamia, dove si studiava specialmente l'astronomia. Si deve tener conto infatti che in seguito alla terribile distruzione di Gerusalemme da parte di Nabucodonosor nel 586, gli ebrei sopravissuti furono deportati in Babilonia, dove rimasero fino alla liberazione da parte di Ciro nel 539. L'influsso ebraico si fece sentire in quella regione, dove tra l'altro anche dopo la liberazione rimasero a vivere diverse famiglie ebraiche, e dove fu compilato il Talmud Babilonese. Sicuramente a Babilonia le attese messianico giudaiche erano conosciute.
Sotto questo aspetto potrebbe trattarsi anche della Siria. Seleuco I tra il 305-280 vi aveva fondato la città di Antiochia e vi aveva concentrato numerosi giudei deportati dalla Palestina
Una terza possibilità è che i magi provenivano dalla Media. Questa si basa sullo storico greco Erodoto secondo il quale i magi appartenevano ad una delle sei tribù della Media ed esercitavano molta importanza a corte. Erano sacerdoti e venivano chiamati astrologi, indovini, filosofi.
Niente di strano quindi che un gruppo di questi studiosi fosse guidato verso la Giudea da una singolare posizione delle stelle, da far presagire qualcosa di 'strano'.
L'episodio dettagliato di Matteo, la domanda di Erode sul 'tempo' del sorgere della stella permettono di interpretare in forma storica e non allegorica l'esistenza dei magi e l'episodio della stella (19)
Ancora lo Stramare ci permette una meditazione, oltre la curiosità: "Perché Matteo avrebbe usato il termine 'ab oriente', evidentemente molto generico? Senza scartare come risposta la possibilità che Matteo ignorasse effettivamente la località precisa di provenienza, rimane sempre da considerare la sua chiara intenzione di privilegiare in questo racconto l'universalità, contro il particolarismo nel quale era rinchiusa l'attesa ebraica. L'esattezza geografica, infatti, non avrebbe servito in questo caso allo scopo: la chiamata alla fede sarebbe stata estesa semplicemente ad un altro popolo ben determinato, ma non a tutti" (20).


La stella
Molto si è scritto su questa stella. Diverse sono state le ipotesi che possono riassumersi a tre: una cometa, una 'stella nova', una sovrapposizione di satelliti.
E' difficile accettare l'identificazione della stella con la cometa di Halley in quanto comparsa 12 anni prima della nostra era. Precedentemente era stata avvistata nel 240, 164, 88 a.C.; riapparsa anche nel nostro secolo, nel 1910 e nel 1985/86. Del resto nei cieli della Palestina non è apparsa nessuna cometa tra il 17 a.C. ed il 66 d.C.
Non si può neppure pensare ad una 'stella nova', bagliore prolungato emesso da corpi celesti invisibili al momento della loro esplosione. Infatti nell'area di Gerusalemme non ne comparve nessuna tra il 134 a.C. ed il 73 d.C.
La Grande Enciclopedia Illustrata della Bibbia (21) sembra propendere per la terza ipotesi, già condivisa a suo tempo da Keplero: "Di tutte le spiegazioni possibili la più probabile rimane quella, in qualche modo accettabile sulle fonti, secondo cui si è trattato di un'insolita posizione di Giove, l'antica costellazione regale. L'astronomia antica si è occupata dettagliatamente della sua comparsa in un preciso punto dello zodiaco e l'ha identificata, sul grande sfondo di una religiosità mitologico-astrale molto diffusa, con la divinità più alta. Essa era importante soprattutto per gli avvenimenti della storia e del mondo, in quanto i movimenti di Saturno erano facilmente calcolabili. Saturno, il pianeta più lontano secondo gli antichi, era il simbolo del dio del tempo Crono e permetteva immediate deduzioni sul corso della storia. Una congiunzione di Giove e di Saturno in una precisa posizione dello zodiaco aveva certamente un significato tutto particolare. La ricerca più recente si lascia condurre dalla fondata convinzione che la triplice congiunzione Giove-Saturno dell'anno 6/7 a.C. ai confini dello zodiaco, al passaggio tra il segno dei Pesci e quello dell'Ariete, deve aver avuto un enorme valore. Essa risulta importante come una 'grande' congiunzione e, in vista della imminente era del messia (o anche età dell'oro), mise in allarme l'intero mondo antico".
Il Prof. Baima Bollone propende per questa possibilità. Si appoggia su conclusioni dell'astronomia che sostiene che la sovrapposizione di Giove con Saturno si verifica ogni 179 anni; nel periodo in esame avvenne proprio nel 7 a.C. e per ben tre volte: 29 marzo, 3 ottobre, 4 dicembre nella costellazione dei Pesci, secondo i calcoli di Keplero. "Betlemme si trova a pochi chilometri da Gerusalemme, proprio nella direzione in cui la luce nella costellazione dei Pesci poteva essere percepita da viaggiatori che giungessero da Oriente. Tradizione, documenti archeologici e calcoli astrofisici confermano che fu soltanto, ed esattamente nel 7 a.C. che nei cieli della sponda meridionale del Mediterraneo e in Mesopotamia si verificò un fenomeno luminoso nettamente percepibile con gli stessi caratteri di quello dell'episodio dei Magi" (22).
Questa ipotesi sembra affascinante; tuttavia diversi biblisti preferiscono seguire una diversa impostazione.
Il Ricciotti commenta: "In questi tentativi, fuor della buona intenzione, non c'è altro da apprezzare, giacché scelgono una strada totalmente falsa: basta fermarsi un istante sulle particolarità del racconto evangelico per comprendere che quel racconto vuole presentare un fenomeno assolutamente miracoloso, il quale non si può in nessun modo far rientrare nelle leggi stabili di una meteora naturale sebbene rara" (23).
Anche lo studioso Andrés Fernández propende per questa linea: "Altri, infine, sostengono che si trattò di una meteora speciale che non si muoveva secondo le leggi naturali... Dobbiamo preferire la terza ipotesi (questa, dopo quella della congiunzione e di Halley - N.d.A.), l'unica soddisfacente. La stella vista in Oriente si presentava con caratteristiche eccezionali; la sua apparizione non si può spiegare in nessun modo come fenomeno comune ed ordinario; resta pertanto esclusa ogni interpretazione puramente naturalistica... I Magi compresero bene che si trattava di qualcosa al di sopra dell'ordine naturale" (24).
Anche "La Sacra Bibbia", a cura del Pontificio Istituto Biblico di Roma (25) nella Nota al brano di Matteo 2, 2, sostiene la stessa opinione: "La stella, veduta dai Magi, secondo l'opinione più probabile, dedotta dalle sue caratteristiche, era una meteora straordinaria, formata da Dio espressamente per dare ai popoli il lieto annunzio della nascita del Salvatore".

Le reliquie dei Magi

Una legittima curiosità provoca una domanda: ma poi, che fine hanno fatto i Magi?
Il Vangelo ci informa soltanto che "i magi per un'altra strada sono ritornati al loro paese" (Mt., 2, 12). Altro ufficialmente non sappiamo. Per completare il racconto e rispondere alla domanda non abbiamo fonti certe, ma si devono seguire le tradizioni formatesi nel tempo. Del resto non si deve ritenere inutile la questione dato che nei giorni 19 e 20 dicembre 1998 si è svolto all'Abbazia di Chiaravalle (presso Milano) il convegno: "I tre Saggi e la Stella. Mito e Realtà dei Re Magi", organizzato da Identità Europea.
Una tradizione ci dice che i Tre, dopo la loro conversione, sono stati consacrati vescovi dall'apostolo Tommaso e morirono martiri all'età tra i 106 e 118 anni. Sarebbero stati sepolti in India (dove l'apostolo Tommaso avrebbe predicato) ma in luoghi separati.
Un'altra tradizione invece ci dice che sono morti in Persia e sepolti insieme in una grande tomba. Secondo questa tradizione l'imperatrice Elena (madre di Costantino), venutane a conoscenza, avrebbe fatto trasportare le reliquie a Costantinopoli in una grande chiesa fatta costruire apposta per ospitarle. Tuttavia in questa città a quel tempo non si riscontra un culto in onore dei Magi.
Alcuni storici sostengono che queste reliquie nello stesso IV secolo furono trasportate da Costantinopoli a Milano da Eustorgio, vescovo di questa città.
Altri infine ritengono che le reliquie sono giunte in Italia con le crociate, dato che prima di questo periodo a Milano non c'è traccia di questo culto.
Una tradizione lega il vescovo Eustorgio ai Magi. A Milano fu dedicata in suo onore una basilica; già nell'XI secolo vi si trovava una urna preziosa chiamata 'Arca dei Magi' con una stella sopra un pilastro.
Una cosa sembra certa: nel 1162 si sa che le spoglie dei Magi si trovavano in Lombardia. Infatti in questa data il Barbarossa, che aveva raso al suolo Milano, teneva molto alla conservazione di quelle reliquie per appropriarsene, come garanzia di una particolare compiacenza e protezione da parte di Dio.
Si dice anche che nel XIII secolo i Tartari volessero invadere l'Europa proprio per riprendersi i 'loro' Magi.
La presenza delle reliquie nel capoluogo lombardo è testimoniata anche dal culto che si diffuse nella regione. Solo alcuni esempi: nel 1420 nella Certosa di Pavia su un trittico d'avorio sono inserite ben 26 scena della storia dei Magi; nel 1570 in S. Michele a Pavia si affresca una cappella dei Magi; pochi anni prima a Voghera i cistercensi avevano aperto una abbazia intitolata ai Re Magi.
Queste reliquie nel 1164 da Milano sono state trasportare a Colonia in Germania. Attualmente si trovano in una arca-cattedrale nel Duomo di questa città.
Di questo viaggio ci è giunta una particolareggia descrizione del carmelitano Giovanni di Hildesheim nel 1364. Riporta le 42 tappe segnate dall'arcivescovo Reinaldo di Dassel effettuate per il trasporto dell'urna. Il percorso sarebbe: Pavia (dove si trovava il Barbarossa che aveva ordinato il trasferimento), Vercelli, Torino, Alpi.
E Milano? Solo nel 1903 l'arcivescovo di Colonia inviò al suo collega di Milano alcune reliquie consistenti in qualche ossicino.
Queste almeno sono le notizie tramandateci e confermate dal padre Goffredo Viti, professore a Firenze di storia della Chiesa nella relazione, tenuta al Convegno citato, dal titolo: "La reliquie dei Re Magi. Storia di un cammino in terra lombarda".




Edited by mery5 - 12/12/2014, 20:48
 
Top
view post Posted on 18/12/2012, 18:22     +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
60,377

Status:


I Re Magi - La leggenda racconto immagini poesie frasi pensieri gif glitter


re-magi-epifania


nativi


big_4remagi_gentile_da_fabriano_adoraizone_magi_01


i-re-magi


magi

 
Top
view post Posted on 20/12/2012, 00:14     +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
60,377

Status:


poesie


I Re Magi

Una luce vermiglia
risplende nella pia
notte e si spande via
per miglia e miglia e miglia.
O nova meraviglia!
O fiore di Maria!
Passa la melodia
e la terra s’ingiglia.
Cantano tra il fischiare
del vento per le forre,
i biondi angeli in coro;
ed ecco Baldassarre
Gaspare e Melchiorre,
con mirra, incenso ed oro.
Gabriele D’Annunzio





I RE MAGI

DALL’ORIENTE
SULLA GROPPA
DI TRE CAMMELLI
TRE RE MAGI…
BALDASSARE
MELCHIORRE
GASPARE
PARTIRONO
SEGUENDO
LA STELLA
COMETA…
SPLENDE
DORATA
LA PAGLIA
AL CALDO
FOCOLARE…
SORRIDE
SOAVE
IL BAMBIN
GESU’!
TRE GIUBILEI
PORTARONO
IN DONO..
ORO
INCENSO
MIRRA!
AL COSPETTO
DEL PICCOLO
…REDENTOR!

Egizia Russo



Edited by mery5 - 30/11/2014, 22:09
 
Top
view post Posted on 28/12/2012, 23:40     +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
60,377

Status:


Poesie sui Re Magi




I Re Magi

I Re Magi venian dall'Oriente
e chiedevano in ogni città:
« La sapete la via, buona gente?
Da che parte al presepe si va? ».
Ma nessuno la seppe dir loro,
e i re Magi ripreser la strada,
i re Magi seguir l'astro d'oro,
che brillava cortese lassù.
Sostò l'astro su l'umile tetto
di Giuseppe, i re Magi v'entrar:
mugghiò il bue, strillò il Pargoletto;
e i tre santi re Magi cantar.

E. Heine


Re_Magi


I Re Magi Filastrocca

Era una notte azzurra
con tante stelle in cielo;
sopra le dune sparse
palme dal lungo stelo.
Dolce silenzio. I Magi
sopra cammelli bianchi
seguivan la cometa...
felici e un poco stanchi.
Venivan da lontano,
da regni d'oltremare,
scrutavan l'orizzonte
desiosi d'arrivare.
Ecco Betlemme alfine;
ecco, nella capanna,
un tenero Bambino
in braccio alla sua Mamma.
I vecchi Re si prostrano
e ognuno di loro
offre un suo dono splendido:
incenso, mirra e oro.
Cantano intorno gli angeli:
"All'umile Giudeo
s'inchinano i potenti:
Gloria in excelsis Deo!"


Re_Magi


Dialogo tra i Magi e Maria

I magi: "Una stella ci ha annunciato
che Colui che è nato è il re dei cieli.
Tuo figlio comanda gli astri,
che sorgono solo al suo ordine".

Maria: "E io vi rivelerò un altro segreto,
perché ne siate persuasi:
da vergine, ho dato la luce a mio figlio.
Egli è figlio di Dio.
Andate, e annunciatelo alle genti!"

I magi: "Pure la stella ce l'aveva fatto conoscere,
che tuo figlio è figlio di Dio e Signore".

Maria: "Mari e monti lo testimoniano;
tutti gli angeli e tutte le stelle:
Egli è il figlio di Dio e il Signore.
Datene l'annuncio nelle vostre terre,
che la pace si diffonda nel vostro paese".

I magi: "Che la pace del tuo figlio
ci riporti nel nostro paese,
senza pericoli come siamo venuti,
e quando Egli dominerà il mondo,
che visiti e benedica la nostra terra".

Maria: "Esulti la Chiesa e intoni gloria,
per la venuta del figlio dell'Altissimo,
la cui luce ha illuminato cielo e terra,
benedetto Colui la cui nascita
allieta il mondo!"

Efrem Siro


Re_Magi


I tre Santi

I tre santi Re Magi d'Oriente
chiedevano fermandosi in ogni città:
"O donne, o fanciulle, sapreste dirci
la strada per Betlemme dove va?"

Né giovani né vecchi lo sapevano
e essi riprendevano il tragitto,
ma una cometa dalla chioma d'oro
or li guidava come una lanterna.

La stella sulla capanna di Giuseppe
alfine si fermò e i santi tre re Magi
alla soglia si poterono affacciar;
muggiva il bue, piangeva il bambinello,
e i Re Magi cominciarono a cantar.

Heinrich Heine


Re_Magi


I Re Magi

Dall'Oriente noi veniam
da un paese assai lontan.
Monti e fiumi attraversiam
e la stella sempre seguiam.
Nella piana di Betlemme
un gran Re oggi è nato,
e per questo oro e argento
noi a Lui abbiamo portato.

(Canto tradizionale inglese)


Re_Magi


I Magi

La carovana
non è lontana
dei Magi d’Oriente.
Scalpitìo di cavalli si sente,
suoni di pifferi, confuse
aria di cornamuse.
I re portano tesori
su cavalli bardati d’argento,
e i pastori a passo lento
ingenui cuori.

(Angiolo Silvio Novaro)



Edited by mery5 - 4/1/2013, 23:06
 
Top
view post Posted on 4/1/2013, 23:08     +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
60,377

Status:


Immagini gif I Re Magi




presepe-natale-clipart_20



gifnatale




Re_Magi



Edited by mery5 - 30/11/2014, 22:06
 
Top
view post Posted on 26/12/2013, 10:55     +1   -1
Avatar

Amministratore

Group:
Founder
Posts:
110,421
Location:
LECCO

Status:


Immagini gif I Re Magi

palla-natale-con-presepio capanna-pastori personaggi-presepio il_presepe presepio-glitter



Fonte: Web
 
Web  Top
view post Posted on 30/11/2014, 22:03     +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
60,377

Status:


I Re Magi - La leggenda racconto immagini poesie frasi pensieri gif glitter
disegni da colorare gifs immagini glitter





disegni_re_magi_008


disegni_re_magi_007




disegni_re_magi_004


re-magi_l


Re_Magi_da_colorare


disegni_re_magi_011

 
Top
view post Posted on 12/12/2014, 20:47     +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
60,377

Status:


I Re Magi - La leggenda racconto immagini poesie frasi pensieri gif glitter
disegni da colorare gifs immagini glitter






I Re Magi

La storia dei re Magi è una leggenda che nasce molto lontano, in terre esotiche e ricche di antiche tradizioni, ispirata all'oracolo di Balaam, identificato con Zoroastro, che aveva annunciato che un astro sarebbe spuntato da Giacobbe e uno scettro da Israele.

I tre misteriosi personaggi sono menzionati solo nel Vangelo di Matteo che parla dei Magi che dall'Oriente arrivarono a Gerusalemme durante il regno di Erode alla ricerca del neonato Re dei Giudei.

Tutte le notizie che abbiamo sui Magi ci vengono dai Vangeli Apocrifi e da ricostruzioni e ragionamenti postumi.

Dal Vangelo di Matteo abbiamo solo riferimenti ai tre doni, l'oro, l'incenso e la mirra; il numero tre ha una forte valenza simbolica, per alcuni indicherebbe le tre razze umane, discendenti dai tre figli di Noè, Sem, Cam e Iafet.


remagi


L'origine dei Re Magi

Originari dell'altopiano iranico i magi erano sciamani legati al culto degli astri e, successivamente, sacerdoti del dio Ahura Mazda il protettore di tutte le creature.

Studiosi di astronomia, seguendo la lettura del cielo, avevano riconosciuto in Cristo uno dei loro "Saosayansh", il salvatore universale, diventando così loro stessi, "l'anello di congiunzione" tra la nuova religione nascente, il cristianesimo, e i culti misterici orientali, come il mazdaismo e il buddismo.

Ancora oggi il culto del magi non è dimenticato, la leggenda narra che i resti mortali dei Re Magi furono recuperati in India da Sant'Elena e poi portati a Costantinopoli.

Nel 1034 pare che queste reliquie fossero trasportate a Milano in un'arca e depositate nella chiesa di Sant'Eustorgio, ricca di simbolismi legati ai tre re e ancora oggi luogo di pellegrinaggio.


wijzen_mantegna_grt

 
Top
view post Posted on 20/11/2015, 22:12     +1   -1
Avatar

Amministratore

Group:
Founder
Posts:
110,421
Location:
LECCO

Status:


I Re Magi
Leggenda Orientale


McConnellWisemen



Quando i tre Magi videro spuntare in Oriente la stella miracolosa,
sollecitarono i preparativi per andar a render omaggio al divino infante.
Melchiorre e Gaspare fecero caricare parecchi cammelli di oro, incenso e mirra;
ma il re Baldassarre non sapeva risolvere il da farsi.
Egli era padre di parecchi bambini , che giocavano sui ricchi tappeti sotto la tenda di porpora;
bei fanciulli dalla carnagione dorata e dagli occhi neri; il suo orgoglio insomma, la sua gioia.
E, guardandoli pensava, con maggior tenerezza dei suoi compagni, al povero re appena nato:
il quale per culla non aveva che un po' di paglia nella stalla di Betlemme.
- E’ un Dio, - pensava il buon re Baldassarre - ma è un bambino.
Come si potrebbe onorarlo degnamente ? -
Riflettè a lungo il brav'uomo, fissando i figlioli,
di cui il maggiore addentava, un grosso fico seccato al sole;
il secondo succhiava una chicca di miele; la terza, una graziosa bambina,
con atto materno, cullava fra le braccia una bambola
vestita, come lei, di seta bianca ricamata in oro.
A quella vista, il re alzò il capo con un sospiro di soddisfazione e si mise a preparare i suoi doni.
Un cammello, uno solo, fu caricato di oro e di profumi.
Su cento altri fu posta una soma ben diversa:
fichi, datteri, miele, dolci squisiti, conserve deliziose, giocattoli meravigliosi.
Quando tutto fu all'ordine, la carovana, si mise in moto.
Dinanzi marciavano i Re Magi, con la corona in testa.
Seguivano gli schiavi con la lunga fila dei cammelli;
chiudeva il corteo una numerosa schiera di ufficiali, ministri, ecc.
Per molti giorni e molte notti, la brillante comitiva, viaggiò attraverso il deserto,
offrendo un magnifico spettacolo così alla luce ardente del sole, che al mite raggio della luna.
Guidati dalla stella rivelatrice, i tre Re giunsero finalmente a Betlemme,
dove i pastori li avevano preceduti, recando pur essi i loro doni.
Presentatisi al divino fanciullo, si curvarono ad adorarlo, e deposero ai suoi piedi,
fra mezzo agli agnellini e alle bianche colombe già offerte a Gesù,
le ricchezze portate seco dall'Oriente.
Ma il buon re Baldassarre, il padre tenero dei suoi bambini,
volle baciare le manine al fanciullo divino
e presentargli lui stesso un bel fantoccio, per vederlo sorridere.
Gesù stese le mani verso il giocattolo.
Un Dio però non è un fanciullo come gli altri.
Egli si mostrò lieto, per far lieto il buon re; ma il giocattolo non era per lui.
Altre cure, altri pensieri germogliavano in quella testa di bimbo.
E però, narra la leggenda, che tutti i doni furono messi da parte
- nessuno può dir dove - ma non si esauriscono mai;
e i Magi vanno ogni anno a prenderne per empire le scarpette dei bimbi buoni e felici.
I quali, a loro volta, imitando l'esempio del buon re Baldassarre,
ne danno parte ai bimbi poveri, cui spesse volte la paglia serve da letto.



Tratto Da “ Il Lieto Fine “
Letture illustrate per i fanciulli
del 1894
 
Web  Top
view post Posted on 21/12/2015, 14:04     +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
60,377

Status:


I Re Magi - La leggenda racconto immagini poesie frasi pensieri gif glitter, storia origine dei Re Magi
disegni da colorare gifs immagini glitter


DYjSB

Edited by mery5 - 23/11/2016, 21:24
 
Top
view post Posted on 17/12/2016, 13:37     +1   -1
Avatar

Amministratore

Group:
Founder
Posts:
110,421
Location:
LECCO

Status:


I Re Magi - La leggenda racconto immagini poesie frasi pensieri gif glitter, storia origine dei Re Magi
disegni da colorare gifs immagini glitter


I Re Magi sono realmente esistiti?


senza-titolo-1.630x360



Senza di loro il presepe non è completo. Tradizionalmente il 6 gennaio, giorno dell'Epifania. si festeggia la loro visita a Gesù Bambino. Ma i Re Magi sono esistiti davvero?

Un'elaborazione dell'Adorazione dei Magi di Gentile da Fabriano (1423). I tre sapienti e i loro doni (oro, incenso e mirra) servivano a confermare che le profezie bibliche su Gesù si erano avverate. Ma la fortuna dei Magi nella tradizione popolare si deve soprattutto al loro "esotismo".

Non erano re, non è detto che fossero tre e certamente non seguirono una cometa. Che venissero dalla Persia o dalla Mesopotamia è solo un’ipotesi; che si chiamassero Melchiorre, Baldassarre e Gaspare una leggenda; che uno di loro fosse di pelle nera, una fantasiosa invenzione. Benché siano citati da un solo vangelo su quattro (Matteo), che dedica loro dodici versetti in tutto (2: 1-12), l’aneddoto che li riguarda è uno dei più popolari (e falsificati) della storia sacra. Ma allora, i Magi sono davvero esistiti?

Se usiamo la “m” minuscola, la risposta è sì. Fuori dal vangelo, infatti, i magi erano i sacerdoti dei Medi, avi degli attuali Curdi: un popolo montanaro che nel VI secolo a. C. fu sottomesso dai Persiani. Il greco Erodoto dice che interpretavano i sogni e studiavano gli astri. Che dio adorassero in origine, non è chiaro; ma in tempi storici praticavano il mazdeismo, religione che aveva il suo profeta in Zoroastro e il suo simbolo nel fuoco.

L’UNICO VERO. Di certo, però, quegli astronomi-indovini-sacerdoti non furono mai re. O meglio: un’eccezione alla regola ci fu, nel 522-521 a. C., quando uno strano mago, donnaiolo e mutilato delle orecchie, tale Smerdi àlias Gaumata, scippò il trono e l’harem a re Cambise II, assente da casa, cercando poi consensi al golpe col metodo più vecchio del mondo, cioè abbattendo le tasse. Narra Erodoto: “Mandò qua e là a ogni popolo sotto il suo dominio a proclamare che concedeva l’esenzione dal servizio militare e dai tributi per tre anni”.

Quell’unico “re magio” della Storia non poté mantenere la promessa, perché durò solo 7 mesi; poi finì decapitato. Non lo imitò più nessuno, anche perché contro i magi scattarono persecuzioni. Ma ai tempi di Gesù tutto ciò era preistoria: l’Impero persiano era finito da un pezzo e i magi avevano ripreso i loro riti e i loro studi astronomici; avevano quindi tutti i titoli per fare da protagonisti in un racconto “magico” come quello a noi noto.

VERITÀ STORICA? Il testo di Matteo è però attendibile? Gli storici sono scettici. «Tutto lascia pensare» osserva Mauro Pesce, docente di Storia del cristianesimo a Bologna «che la vicenda dei Magi sia solo un artificio letterario-propagandistico. Matteo scrisse intorno all’anno 80, quando la nuova religione si stava diffondendo fuori dalla Palestina. Probabilmente il suo vangelo volle lanciare un messaggio ai non-Ebrei, dicendo che Gesù si era rivelato anche e soprattutto a loro: infatti per gli Ebrei i magi erano “gentili”, cioè pagani; eppure, secondo Matteo, seppero dell’arrivo del Messia prima del clero di Gerusalemme».
10 curiosità storiche sul Giubileo

FORZATI. «Nel racconto evangelico» aggiunge Francesco Sforza Barcellona, docente di Storia del cristianesimo all’Università di Roma-Tor Vergata «ci sono messaggi in codice anche per gli Ebrei. Evidente è lo sforzo di far quadrare la figura di Gesù con le profezie bibliche. Per esempio nel Salmo 71 (ora 72) si prediceva che al Messia sarebbe stato donato “oro d’Arabia” e che “i re degli Arabi e di Saba” (leggi Yemen) gli avrebbero “offerto tributi”. Ed ecco l’adorazione dei Magi, che con il loro oro “legittimano” Gesù in base ai parametri biblici».

Non è tutto. Nell’Antico Testamento il Libro dei numeri narra che ai tempi di Mosè un indovino, tale Balaam, aveva lanciato una truce profezia: “Una stella spunta da Giacobbe e uno scettro sorge da Israele, spezza le tempie di Moab e il cranio dei figli di Set” (Nu, 24: 17). Da quel versetto gli Ebrei avevano dedotto che il Messia, destinato a far trionfare Israele sui suoi nemici, sarebbe stato annunciato da un astro eccezionale. Ed ecco che Matteo, puntualmente, abbina la nascita di Gesù a una strana stella: una cometa, secondo l’interpretazione corrente.

DECLASSATI. Se si pone l’accento solo sugli intenti propagandistici di Matteo, il discorso può fermarsi qui: i Magi vanno declassati da persone reali a meri simboli. Come Gog e Magog, personificazioni della guerra nell’Apocalisse. O, più laicamente, come la strega di Biancaneve, incarnazione del male nella fiaba dei fratelli Grimm.

Per giunta, sulla storia dei Magi gravano almeno altri due elementi di dubbio. Il primo: il Vangelo di Matteo è l’unico a raccontarla. Il secondo: intorno all’Anno Uno nessuna cometa visibile a occhio nudo si avvicinò alla Terra. In realtà il primo dubbio è infondato, perché la “solitudine” di Matteo è solo presunta: infatti, se si allarga lo sguardo oltre gli evangelisti canonici, si scopre che a parlare dei Magi sono anche altri 4 testi antichi, definiti apocrifi dalla Chiesa (cioè esclusi dalla Bibbia). Tre (Vangelo arabo-siriaco, Vangelo armeno dell’infanzia e Pseudo-Matteo) sono effettivamente tardi (dal V secolo in poi). Ma uno no: si tratta del Protovangelo di Giacomo, scritto pochi decenni dopo il testo di Matteo. Quindi le fonti primarie per la storia dei Magi sono almeno due.

SENZA COMETA. L’assenza di “stelle con la coda”, invece, è un dato certo. Secondo calcoli moderni, infatti, la cometa di Halley, la più brillante fra quelle che hanno un periodo di rivoluzione breve, apparve nell’87 e nel 12 a. C., per tornare solo nel 66 d. C., quindi fuori dall’arco di tempo utile. Intorno all’Anno Uno passò invece la cometa di Encke, ma non era visibile a occhio nudo. E infatti nessuno la notò. Si è pensato anche a una possibile cometa irregolare, ma ricerche nei testi laici antichi non hanno portato a trovare citazioni dell’astro.

L’inutile “caccia al tesoro” dura da secoli, anche perché la materia prima abbonda: infatti la comparsa di comete fu diligentemente annotata sin da tempi remoti sia in Cina che in Occidente. Limitando il campo alla letteratura latina, gli autori che trattarono l’argomento furono almeno quattro: Tacito, Svetonio, Plinio il Vecchio e Flavio Giuseppe.
Fra tutti, il più scrupoloso “notaio” di fenomeni celesti fu Plinio, che nei due secoli a cavallo dell’Anno Uno registrò ben 7 “stelle con la coda” (Halley compresa) tutte però lontane dalla nascita di Gesù.

STELLE DIPINTE. È l’addio definitivo alla credibilità della storia dei Magi? No, perché la “cometa di Gesù” è un falso che prese piede solo nel Medioevo. A ufficializzarlo non fu un teologo ma un pittore, che in un affresco a Padova (vedi foto qui sotto) abbinò i Magi a un astro con la coda. Era Giotto, suggestionato da un’esperienza personale: «Quando dipinse la stella di Betlemme» osserva Roberta Oslon, studiosa di storia dell’arte «la rese come una cometa, che aveva osservato realmente anni prima». Infatti l’affresco è del 1303 circa, e Halley passò nel 1301.

Ma Giotto prendeva un abbaglio, perché nessuno dei testi antichi ha mai abbinato i “Tre Re” a una cometa. Matteo parla genericamente di una stella, ovviamente anomala, visibile in due tempi distinti: prima durante il viaggio dei Magi verso Gerusalemme, poi durante il trasferimento a Betlemme. E Giacomo riferisce di “una stella grandissima, che brillava tra gli altri astri e li oscurava, tanto che le stelle non si vedevano più”. Lo Pseudo-Matteo si allinea, parlando di “un’enorme stella [...] la cui grandezza non si era mai vista dall’origine del mondo”.

ENIGMA SVELATO. Dunque a che astro alludevano i testi antichi? «Il fenomeno astronomico più probabile» risponde Corrado Lamberti, direttore della rivista Le Stelle «è una congiunzione Giove-Saturno che ebbe luogo nel 7 a. C.: quell’anno i due pianeti si trovarono nel cielo uno vicino all’altro per ben tre volte. La tesi ha una certa credibilità, anche perché sono state trovate effemeridi babilonesi (cioè tavolette col calcolo dei movimenti degli astri, ndr) relative all’evento, segno che al fenomeno si accordò notevole importanza».

La teoria non è recente: a formularla fu l’astronomo tedesco Johannes Kepler. Nel 1603 osservò una congiunzione fra pianeti, che abbinati sembravano un’enorme stella. Colpito, calcolò se il fenomeno poteva essersi verificato anche nell’Anno Uno: concluse di no, ma scoprì che una congiunzione c’era stata più volte nel 7 a. C. Scrisse perciò un trattato (De anno natali Christi) in cui sosteneva che la data di nascita di Gesù andava anticipata.

Può sembrare una conclusione eccessiva, ma in effetti il nostro calendario sbaglia. L’errore risale a un monaco del VI secolo, Dionigi il Piccolo, che inaugurò l’uso di contare gli anni dalla nascita di Gesù, ma partì da una data posteriore a quella vera. Oggi si dà per certo che Cristo, paradossalmente, nacque avanti Cristo: minimo 4 anni, massimo 8.
Stando così le cose, tre fatti appaiono certi: che intorno all’anno della nascita di Gesù ci fu davvero una “stella” anomala; che questo astro apparve più volte a intermittenza, come dice Matteo; e che certi astronomi orientali (“magi”) l’avevano notato, come provano le effemeridi di cui parla Lamberti.


fonte: http://www.focus.it/cultura/storia/i-re-ma...lmente-esistiti
 
Web  Top
view post Posted on 28/11/2018, 22:39     +1   -1
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
60,377

Status:


CITAZIONE (mery5 @ 15/12/2012, 19:44) 
I Re Magi - La leggenda racconto immagini poesie frasi pensieri gif glitter, storia origine dei Re Magi
disegni da colorare gifs immagini glitter

 
Top
view post Posted on 14/12/2018, 21:42     +1   -1
Avatar

Amministratore

Group:
Founder
Posts:
110,421
Location:
LECCO

Status:


I Re Magi - La leggenda racconto immagini poesie frasi pensieri gif glitter, storia origine dei Re Magi
disegni da colorare gifs immagini glitter


MA I RE MAGI ERANO TRE... O QUATTRO?




Chi erano i Re Magi? Uomini sapienti, esperti in astrologia, forse ricchi, certamente non maghi. Cosa ci insegna il loro viaggio? Ed erano tre, quattro... o di più? Le risposte alle domande sui Re Magi, spiegate in un linguaggio chiaro. Anche per i più piccoli

CHI ERANO I RE MAGI?
Di loro si parla nel Vangelo di Matteo. L’evangelista li descrive come uomini sapienti, esperti in astrologia, persone che sanno riconoscere i segni del cielo. Si direbbe che fossero molto ricchi, considerando gli oggetti che portano in dono. Li immaginiamo vestiti di abiti sfarzosi, dalle stoffe lucenti e ricercate, come dei re. «Magi», la parola usata nel Vangelo per nominarli, ha un’accezione positiva e non ha nulla a che fare con chi pratica la magia per strabiliare la gente, infatti il singolare di Magi è Magio, non Mago.

ERANO DAVVERO TRE?
La tradizione vuole che siano tre, ma questo numero è dato dalla relazione con i doni che portano: oro, incenso e mirra. In realtà sul numero dei Magi non si sa nulla con certezza e nemmeno sulla loro provenienza, a cui si accenna con un generico «da Oriente». Insomma, sono personaggi sui quali aleggia un alone di mistero. E poi c’è una storia avventurosa legata alle loro reliquie.

COSA SONO LE RELIQUIE?
Ciò che rimane dei corpi. Nel XII secolo, dopo la guerra condotta da Federico Barbarossa contro il comune di Milano, il cancelliere imperiale Rainaldo di Dassel, che era pure l’arcivescovo di Colonia, decise di sottrarre alla città lombarda il suo tesoro più prezioso: i corpi santi dei tre Magi. Erano conservati in un sarcofago nella basilica di Sant’Eustorgio e l’arcivescovo li fece trasferire nella sua cattedrale, dove si trovano ancora oggi. I corpi dei Magi erano giunti a Milano nel lontano 345, quando sant’Eustorgio li portò con sé da Costantinopoli. I milanesi non si rassegnarono alla perdita dei Magi e lungo i secoli tentarono a più riprese di chiederne la restituzione. Furono accontentati solo nel 1903 con delle reliquie che ora si trovano accanto alla presunta tomba. Ma poi c’è anche la storia del quarto Magio.

E CHI SAREBBE?
È una leggenda, ma è molto bella e te la racconto volentieri. Il quarto re Magio all’inizio era partito con gli altri tre. Aveva deciso di regalare a Gesù un sacchetto di perle. Ma per strada, quando incontrava qualche bisognoso, ne regalava una. Di bisognosi ne incontrò parecchi perciò – regalane una di qua e regalane una di là – le perle furono presto finite. Lui non se la sentì di proseguire il viaggio a mani vuote e si fermò: che figura ci avrebbe fatto davanti agli altri che avevano conservato i loro preziosi doni? Ma quella notte sognò Gesù che lo ringraziava delle perle che gli aveva regalato. Questa storia vuole insegnarci che, se diamo a chi è nel bisogno, è come se regalassimo qualcosa a Gesù stesso. Far circolare il bene porta solo altro bene.

E GLI ALTRI MAGI COSA CI INSEGNANO?
Sono stranieri e non hanno niente a che spartire con la patria di Gesù, eppure lo riconoscono come re dei Giudei e vogliono adorarlo. Lo cercano nei palazzi conosciuti, ma anche nei posti più umili, in cui nessuno sospetta che ci sia la presenza di Dio. Impariamo da loro ad accogliere il Signore nel modo giusto, usiamo l’intelligenza e il coraggio per lasciare quello che già conosciamo per avventurarci nella novità del Vangelo. Non facciamo come Erode, l’altro re della vicenda, che per paura di perdere ciò che possiede, si lascia sfuggire l’occasione di conoscere il vero Re della storia.

fonte: http://www.famigliacristiana.it/articolo/m...-o-quattro.aspx
 
Web  Top
view post Posted on 21/12/2020, 18:54     +1   -1
Avatar

Amministratore

Group:
Founder
Posts:
110,421
Location:
LECCO

Status:


I Re Magi - La leggenda racconto immagini poesie frasi pensieri gif glitter, storia origine dei Re Magi
disegni da colorare gifs immagini glitter
 
Web  Top
13 replies since 15/12/2012, 19:44   10887 views
  Share