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1º maggio Festa dei Lavoratori - origini e storia

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view post Posted on 25/4/2012, 13:50     +1   -1
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1º maggio Festa dei Lavoratori - origini storia immagini gif gifs poesie sui lavoratori, aforismi, poesie festa del lavoro cartoline, eventi disegni da colorare, fête first may, labor day work, arbeiten feier filastrocche may day racconti, aforismi proverbi, aforismi sul lavoro, massime citazioni

primo maggio Festa del Lavoro


1-maggio


La Festa del lavoro o Festa dei lavoratori è una festività mondiale celebrata il 1º maggio di ogni anno che intende ricordare l'impegno del movimento sindacale ed i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori. La festa del lavoro è riconosciuta in molte nazioni del mondo ma non in tutte.

Origini internazionali
Più precisamente, con essa si intendono ricordare le battaglie operaie volte alla conquista di un diritto ben preciso: l'orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore (in Italia con il r.d.l. n. 692/1923). Tali battaglie portarono alla promulgazione di una legge che fu approvata nel 1867[1] nell'Illinois (USA). La Prima Internazionale richiese poi che legislazioni simili fossero introdotte anche in Europa.

L'origine della festa risale ad una manifestazione organizzata negli Stati Uniti dai Cavalieri del lavoro (Knights of Labor, associazione fondata nel 1869) a New York il 5 settembre 1882. Due anni dopo, nel 1884, in un'analoga manifestazione i Cavalieri del lavoro approvarono una risoluzione affinché l'evento avesse una cadenza annuale. Altre organizzazioni sindacali affiliate all'Internazionale dei lavoratori - vicine ai movimenti socialisti ed anarchici - suggerirono come data della festività il primo maggio.


Il Quarto Stato, di Giuseppe Pellizza da VolpedoMa a far cadere definitivamente la scelta su questa data furono i gravi incidenti accaduti nei primi giorni di maggio del 1886 a Chicago (USA) e conosciuti come rivolta di Haymarket. Il 3 maggio i lavoratori in sciopero di Chicago si ritrovarono all'ingresso della fabbrica di macchine agricole McCormick. La polizia, chiamata a reprimere l'assembramento sparò sui manifestanti uccidendone due e ferendone diversi altri. Per protestare contro la brutalità delle forze dell'ordine gli anarchici locali organizzarono una manifestazione da tenersi nell'Haymarket square, la piazza che normalmente ospitava il mercato delle macchine agricole. Questi fatti ebbero il loro culmine il 4 maggio quando la polizia sparò nuovamente sui manifestanti provocando numerose vittime, anche tra i suoi.

L'11 novembre del 1887 a Chicago (USA), quattro operai, quattro organizzatori sindacali e quattro anarchici furono impiccati per aver organizzato il 1º maggio dell'anno precedente lo sciopero e una manifestazione per le otto ore di lavoro.

Il 20 agosto fu emessa la sentenza del tribunale: August Spies, Michael Schwab, Samuel Fielden, Albert R. Parsons, Adolph Fischer, George Engel e Louis Lingg furono condannati a morte; Oscar W. Neebe a reclusione per 15 anni. Otto uomini condannati per essere anarchici, e sette di loro condannati a morte. Le ultime parole pronunciate furono: Spies: "Salute, verrà il giorno in cui il nostro silenzio sarà più forte delle voci che oggi soffocate con la morte!" Fischer: "Hoc die Anarchie! (Viva l’anarchia!)" Engel: "Urrà per l’anarchia!" Parsons, la cui agonia fu terribile, riuscì appena a parlare, perché il (boia) strinse immediatamente il laccio e fece cadere la trappola. Le sue ultime parole furono queste: "Lasciate che si senta la voce del popolo!"

L'allora presidente Grover Cleveland ritenne che la festa del primo maggio avrebbe potuto costituire un'opportunità per commemorare questi episodi. Successivamente, temendo che la commemorazione potesse risultare troppo a favore del nascente socialismo, stornò l'oggetto della festività sull'antica organizzazione dei Cavalieri del lavoro. Pochi giorni dopo il sacrificio dei Martiri di Chicago, i lavoratori di Chicago tennero un’imponente manifestazione di lutto, a prova che le idee socialiste non erano affatto morte.

La data del primo maggio fu adottata in Canada nel 1894 sebbene il concetto di festa del lavoro sia in questo caso riferito a precedenti marce di lavoratori tenute a Toronto e Ottawa nel 1872.

In Europa la festività del primo maggio fu ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889 e ratificata in Italia due anni dopo. La rivista La Rivendicazione, pubblicata a Forlì, cominciava così l'articolo Pel primo Maggio, uscito il 26 aprile 1890: "Il primo maggio è come parola magica che corre di bocca in bocca, che rallegra gli animi di tutti i lavoratori del mondo, è parola d’ordine che si scambia fra quanti si interessano al proprio miglioramento"


La Festa dei Lavoratori in Italia
Concerto del primo maggio a Roma nel 2007. I presenti erano circa 700.000[3]Appena si diffuse la notizia dell'assassinio degli esponenti anarchici di Chicago, nel 1888, i popolani livornesi si rivolsero prima contro le navi statunitensi ancorate nel porto, e poi contro la Questura, dove si diceva che si fosse rifugiato il console USA.

In Italia la festività fu soppressa durante il ventennio fascista - che preferì festeggiare una autarchica Festa del lavoro italiano il 21 aprile in coincidenza con il Natale di Roma - ma fu ripristinata subito dopo la fine del conflitto mondiale, nel 1945.

Nel 1947 la ricorrenza venne funestata a Portella della Ginestra (PA) quando, la banda di Salvatore Giuliano sparò su un corteo di circa duemila lavoratori in festa, uccidendone undici e ferendone una cinquantina.

Dall'anno 1990 i sindacati italiani CGIL, CISL e UIL organizzano annualmente a Roma un concerto per celebrare il primo maggio a cui partecipano ogni anno centinaia di migliaia di persone.

Wikipedia



Per non dimenticare
Il Primo maggio: storia e significato di una ricorrenza
Origini del Primo maggio
Tra Ottocento e Novecento
Il Ventennio fascista
Dal dopoguerra a oggi

Origini del Primo maggio

Il 1° maggio nasce il 20 luglio 1889, a Parigi. A lanciare l'idea è il congresso della Seconda Internazionale, riunito in quei giorni nella capitale francese :
"Una grande manifestazione sarà organizzata per una data stabilita, in modo che simultaneamente in tutti i paesi e in tutte le città, nello stesso giorno, i lavoratori chiederanno alle pubbliche autorità di ridurre per legge la giornata lavorativa a otto ore e di mandare ad effetto le altre risoluzioni del Congresso di Parigi".
Poi, quando si passa a decidere sulla data, la scelta cade sul 1 maggio. Una scelta simbolica: tre anni prima infatti, il 1 maggio 1886, una grande manifestazione operaia svoltasi a Chicago, era stata repressa nel sangue.

Man mano che ci si avvicina al 1 maggio 1890 le organizzazioni dei lavoratori intensificano l'opera di sensibilizzazione sul significato di quell'appuntamento.

"Lavoratori - si legge in un volantino diffuso a Napoli il 20 aprile 1890 - ricordatevi il 1 maggio di far festa. In quel giorno gli operai di tutto il mondo, coscienti dei loro diritti, lasceranno il lavoro per provare ai padroni che, malgrado la distanza e la differenza di nazionalità, di razza e di linguaggio, i proletari sono tutti concordi nel voler migliorare la propria sorte e conquistare di fronte agli oziosi il posto che è dovuto a chi lavora. Viva la rivoluzione sociale! Viva l'Internazionale!".
Monta intanto un clima di tensione, alimentato da voci allarmistiche: la stampa conservatrice interpreta le paure della borghesia, consiglia a tutti di starsene tappati in casa, di fare provviste, perché non si sa quali gravi sconvolgimenti potranno accadere.

Da parte loro i governi, più o meno liberali o autoritari, allertano gli apparati repressivi.
In Italia il governo di Francesco Crispi usa la mano pesante, attuando drastiche misure di prevenzione e vietando qualsiasi manifestazione pubblica sia per la giornata del 1 maggio che per la domenica successiva, 4 maggio.

In diverse località, per incoraggiare la partecipazione del maggior numero di lavoratori, si è infatti deciso di far slittare la manifestazione alla giornata festiva.

Del resto si tratta di una scommessa dall'esito quanto mai incerto: la mancanza di un unico centro coordinatore a livello nazionale - il Partito socialista e la Confederazione generale del lavoro sono di là da venire - rappresenta un grave handicap dal punto di vista organizzativo. Non si sa poi in che misura i lavoratori saranno disposti a scendere in piazza per rivendicare un obiettivo, quello delle otto ore, considerato prematuro da gran parte dei dirigenti del movimento operaio italiano o per testimoniare semplicemente una solidarietà internazionale di classe.

Proprio per questo la riuscita del 1 maggio 1890 costituisce una felice sorpresa, un salto di qualità del movimento dei lavoratori,che per la prima volta dà vita ad una mobilitazione su scala nazionale, per di più collegata ad un'iniziativa di carattere internazionale.

In numerosi centri, grandi e piccoli, si svolgono manifestazioni, che fanno registrare quasi ovunque una vasta partecipazione di lavoratori. Un episodio significativo accade a Voghera, dove gli operai, costretti a recarsi al lavoro, ci vanno vestiti a festa.
"La manifestazione del 1 maggio - commenta a caldo Antonio Labriola - ha in ogni caso superato di molto tutte le speranze riposte in essa da socialisti e da operai progrediti. Ancora pochi giorni innanzi, la opinione di molti socialisti, che operano con la parola e con lo scritto, era alquanto pessimista".
Anche negli altri paesi il 1 maggio ha un'ottima riuscita:
"Il proletariato d'Europa e d'America - afferma compiaciuto Fiedrich Engels - passa in rivista le sue forze mobilitate per la prima volta come un solo esercito. E lo spettacolo di questa giornata aprirà gli occhi ai capitalisti".
Visto il successo di quella che avrebbe dovuto essere una rappresentazione unica, viene deciso di replicarla per l'anno successivo.
Il 1 maggio 1891 conferma la straordinaria presa di quell'appuntamento e induce la Seconda Internazionale a rendere permanente quella che, da lì in avanti, dovrà essere la "festa dei lavoratori di tutti i paesi".

Tra Ottocento e Novecento
Inizia così la tradizione del 1 maggio, un appuntamento al quale il movimento dei lavoratori si prepara con sempre minore improvvisazione e maggiore consapevolezza. L'obiettivo originario delle otto ore viene messo da parte e lascia il posto ad altre rivendicazioni politiche e sociali considerate più impellenti. La protesta per le condizioni di miseria delle masse lavoratrici anima le manifestazioni di fine Ottocento.

Il 1 maggio 1898 coincide con la fase più acuta dei "moti per il pane", che investono tutta Italia e hanno il loro tragico epilogo a Milano. Nei primi anni del Novecento il 1 maggio si caratterizza anche per la rivendicazione del suffraggio universale e poi per la protesta contro l'impresa libica e contro la partecipazione dell'Italia alla guerra mondiale.

Si discute intanto sul significato di questa ricorrenza: giorno di festa, di svago e di divertimento oppure di mobilitazione e di lotta ?

Un binomio, questo di festa e lotta, che accompagna la celebrazione del 1 maggio nella sua evoluzione più che secolare, dividendo i fautori dell'una e dell'altra caratterizzazione.

Qualcuno ha inteso conciliare gli opposti, definendola una "festa ribelle", ma nei fatti il 1 maggio è l'una e l'altra cosa insieme, a seconda delle circostanze più lotta o più festa.

Il 1 maggio 1919 i metallurgici e altre categorie di lavoratori possono festeggiare il conseguimento dell'obiettivo originario della ricorrenza: le otto ore.

Il ventennio fascista
Nel volgere di due anni però la situazione muta radicalmente: Mussolini arriva al potere e proibisce la celebrazione del 1 maggio.

Durante il fascismo la festa del lavoro viene spostata al 21 aprile, giorno del cosiddetto Natale di Roma; così snaturata, essa non dice più niente ai lavoratori, mentre il 1 maggio assume una connotazione quanto mai "sovversiva", divenendo occasione per esprimere in forme diverse - dal garofano rosso all'occhiello alle scritte sui muri, dalla diffusione di volantini alle bevute in osteria - l'opposizione al regime.

Dal dopoguerra a oggi
All'indomani della Liberazione, il 1 maggio 1945, partigiani e lavoratori, anziani militanti e giovani che non hanno memoria della festa del lavoro, si ritrovano insieme nelle piazze d'Italia in un clima di entusiasmo.

Appena due anni dopo il 1 maggio è segnato dalla strage di Portella della Ginestra, dove gli uomini del bandito Giuliano fanno fuoco contro i lavoratori che assistono al comizio.

Nel 1948 le piazze diventano lo scenario della profonda spaccatura che, di lì a poco, porterà alla scissione sindacale. Bisognerà attendere il 1970 per vedere di nuovo i lavoratori di ogni tendenza politica celebrare uniti la loro festa.

Le trasformazioni sociali, il mutamento delle abitudini ed anche il fatto che al movimento dei lavoratori si offrono altre occasioni per far sentire la propria presenza, hanno portato al progressivo abbandono delle tradizionali forme di celebrazione del 1 maggio.

Oggi un'unica grande manifestazione unitaria esaurisce il momento politico, mentre il concerto rock che da qualche anno Cgil, Cisl e Uil organizzano per i giovani sembra aderire perfettamente allo spirito del 1 maggio, come lo aveva colto nel lontano 1903 Ettore Ciccotti:
"Un giorno di riposo diventa naturalmente un giorno di festa, l'interruzione volontaria del lavoro cerca la sua corrispondenza in una festa de'sensi; e un'accolta di gente, chiamata ad acquistare la coscienza delle proprie forze, a gioire delle prospettive dell'avvenire, naturalmente è portata a quell'esuberanza di sentimento e a quel bisogno di gioire, che è causa ed effetto al tempo stesso di una festa".

fonte: Cgil di Roma e del Lazio - Archivio Storico "Manuela Mezzelani"

buon1maggio



primomaggio



Edited by mery5 - 6/4/2016, 21:03
 
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roki balboa
view post Posted on 25/4/2012, 14:10     +1   -1




primo-maggio-thumb.......brava ottima lezione di storia
 
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view post Posted on 25/4/2012, 14:14     +1   -1
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balboa ho fatto un bel ripasso :D
 
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Trasferello
view post Posted on 25/4/2012, 14:15     +1   -1




NON DEI VAGABONDI CHE CE NE STANNO A DUEMILA...!!!!!!!! WOW LAUGHT346 ..!!!!!!
 
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view post Posted on 29/4/2012, 14:09     +1   -1
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1°maggio: come si celebra la Festa del lavoro in Italia



E’ in arrivo il 1° maggio 2012, la Festa del lavoro, occasione in tutta Italia, in comuni grandi e piccoli, per celebrare le tradizioni e la cultura locale e dare spazio alla musica e all’intrattenimento, complice il clima caldo della primavera inoltrata.
Del resto il 1° maggio è una festività mondiale che ha l’obiettivo di ricordare l’impegno del movimento sindacale per affermare i diritti dei lavoratori in campo economico e sociale. Le origini della festa risalgono al lontano 1886, quando a Chicago la polizia sparò sui manifestanti durante degli scioperi, uccidendone alcuni. Solo durante il ventennio fascista questa festa fu sospesa. Dopo questa parentesi, però, ha ripreso la sua importanza e ogni anno, per celebrarla, si tengono manifestazioni coinvolgenti come quelle di cui vi parliamo qui di seguito…

Sui colli orientali del Friuli Venezia Giulia, ad esempio, si tiene Borgo Clotz… e dintorni, una manifestazione enogastronomica itinerante condegustazioni dei prodotti tipici del territorio.
Dalle 10 del mattino, le aziende situate lungo la strada che da Nimis porta a Sedilis – piccola frazione di Tarcento – apriranno le porte ai visitatori. Qui ci sono i vigneti dove si coltiva il verduzzo dorato dal quale nasce il Ramandolo Docg, nettare dell’enologia friulana. In tutto le aziende partecipanti sono dieci, tre agriturismi, due osterie, una enoteca e quattro cantine, ognuna delle quali sarà abbinata alla degustazione di un prodotto tipico regionale, come il prosciutto di San Daniele, i salumi della Carnia, i biscotti di Nimis, gli insaccati d’oca, l’aglio di Resia, l’olio di Sedilis.

La novità del 2012 è che , oltre ai prodotti del Friuli Venezia Giulia, si aprirà anche ad altre prelibatezze, come il Pinot Noire e lo Chardonnay di Borgogna e il Gorgonzola. Ci sarà, inoltre, spazio per la musica folkloristica del gruppo “Lis Primulis di Zampis” e per l’artigianato, grazie ai Mascarârs di Tarcint che mostreranno a tutti come avviene la realizzazione delle tipiche maschere lignee del carnevale di Tarcento i Tomàts.

Molto più noto il maxi concerto del 1° maggio a Roma che si tiene in piazza San Giovanni. Ma di questo vi parleremo più diffusamente domani…

Edited by mery5 - 26/4/2013, 11:10
 
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view post Posted on 30/4/2012, 12:47     +1   -1
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1° maggio: nell'isola festa del lavoro che non c'e'



1-maggio



La festa del lavoro che non c'e' o che si rischia di perdere. E cosi' il Primo Maggio e' giorno di mobilitazione dal nord al sud. Cgil, Cisl e Uil manifestano in uno dei luoghi simbolo della crisi del sassarese, la spiaggia di Fiumesanto antistante la centrale termoelettrica E.On. dopo l'intenzione dell'azienda di non costruire il quinto gruppo a carbone. Mentre nel Sulcis i dipendenti di societa' in crisi chiedono certezze al Governo per il loro futuro. A Cagliari manifestazione, invece, davanti all'Assessorato del Lavoro per sollecitare il pagamento degli ammortizzatori sociali.




fonte web

Edited by mery5 - 30/4/2015, 10:38
 
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Edited by mery5 - 30/4/2015, 10:37
 
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1º maggio Festa dei Lavoratori - origini e storia

La Festa dei Lavoratori - Eventi del 1 maggio 2013


QuartoStato



La Festa dei lavoratori è una festività che si celebra ogni anno il 1º maggio e che vuole ricordare l'impegno del movimento sindacale ed i risultati raggiunti nel campo sociale ed economico dai lavoratori. La festa del lavoro è anche riconosciuta in svariate nazioni del mondo anche se non in tutte.

Più precisamente, con questa festa si intende onorare le numerose battaglie operaie per la conquista di un diritto molto preciso: l'orario di lavoro giornaliero fissato in otto ore. Queste battaglie portarono alla promulgazione di una legge approvata nel 1866 in uno stato degli USA. La Prima Internazionale volle poi che legislazioni simili venissero approvate anche in Europa.

L'origine della festa dei lavoratori risale ad una manifestazione organizzata negli USA dai Cavalieri del lavoro a New York il 5 settembre 1882. Dopo due anni, nel 1884, in un manifestazione simile i Cavalieri del lavoro approvarono una risoluzione che tramutò l'evento in una manifestazione con cadenza annuale. Svariate organizzazioni sindacali affiliate all' Internazionale dei lavoratori o molto vicine ai movimenti socialista ed anarchico suggerirono il primo maggio come data della festività.

In Europa la festività del primo maggio venne ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale che si riunirono a Parigi nel 1889 e la ratificarono in Italia due anni dopo.

In Italia la festa venne soppressa nel corso del ventennio fascista durante il quale si preferì festeggiare una Festa del lavoro italiano il 21 aprile a concidere con il Natale di Roma. La festa del primo maggio venne ripristinata appena dopo la fine della guerra mondiale, nel 1945.

nel 1947 la ricorrenza fu funestata a Portella della Ginestra (PA) allorchè la banda di Salvatore Giuliano sparò sul corteo dei lavoratori in festa, uccidendone undici e ferendone circa cinquanta.

I sindacati italiani CGIL, CISL e UIL organizzano ogni anno a Roma un concerto per festeggiare il primo maggio dall'anno 1991 a cui partecipano centinaia di migliaia di persone.


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Edited by mery5 - 30/4/2015, 10:40
 
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1º maggio Festa dei Lavoratori

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Edited by mery5 - 6/4/2016, 21:16
 
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Edited by mery5 - 28/4/2016, 12:43
 
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primo maggio Festa del Lavoro



Affari costituzionali e ordinamento dello Stato

Decreto legislativo luogotenenziale 22 aprile 1946, n. 185

Disposizioni in materia di ricorrenze festive.

(Gazz. Uff., 24 aprile 1946, n. 96)



Art.1
A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale.

Art.2
L'efficacia del R. decreto-legge 24 luglio 1941, n. 781, convertito nella legge 17 ottobre 1941, n. 1165, è prorogata di sei mesi.

Art.3
Fino a quando non venga diversamente stabilito, nelle ricorrenze dell'Anniversario della Liberazione (25 aprile), della Festa del Lavoro (1° maggio), dell'Anniversario della Vittoria in Europa (8 maggio), che sono dichiarate giorni festivi a tutti gli effetti civili, nell'anniversario della Vittoria della guerra 1915-18 (4 novembre), lo Stato, gli enti pubblici ed i privati datori di lavoro sono tenuti a corrispondere ai lavoratori da essi dipendenti, ancorchè non vi sia prestazione d'opera, la normale retribuzione giornaliera, compreso ogni elemento accessorio di questa.
Ai lavoratori che, nei casi previsti, prestano la loro opera nelle suindicate solennità è dovuta una doppia retribuzione nella misura anzidetta e con la maggiorazione per il lavoro festivo effettivamente prestato.
In caso di trasgressione i datori di lavoro incorrono nelle sanzioni previste dal primo comma dell'art. 509 del Codice penale.

Art.4
É abrogata la legge 11 aprile 1938, n. 331.

Art.5
Il presente decreto ha effetto dal 15 aprile 1946 ed entra in vigore il giorno della sua pubblicazione nella “Gazzetta Ufficiale” del Regno.


pag2





Legge 27 maggio 1949, n. 260
(in Gazz. Uff., 31 maggio, n. 124).
Disposizioni in materia di ricorrenze festive.


[...]

Art. 1.
Il giorno 2 giugno, data di fondazione della Repubblica, è dichiarato festa nazionale.

Art. 2.
Sono considerati giorni festivi, agli effetti della osservanza del completo orario festivo e del divieto di compiere determinati atti giuridici, oltre al giorno della festa nazionale, i giorni seguenti:
tutte le domeniche;
il primo giorno dell'anno;
il giorno dell'Epifania;
il giorno della festa di San Giuseppe;
il 25 aprile: anniversario della liberazione;
il giorno di lunedì dopo Pasqua;
il giorno dell'Ascensione;
il giorno del Corpus Domini;
il 1º maggio: festa del lavoro;
il giorno della festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo;
il giorno dell'Assunzione della B. V. Maria;
il giorno di Ognissanti;
il 4 novembre: giorno dell'unità nazionale;
il giorno della festa dell'Immacolata Concezione;
il giorno di Natale;
il giorno 26 dicembre.

Art. 3.
Sono considerate solennità civili, agli effetti dell'orario ridotto negli uffici pubblici e dell'imbandieramento dei pubblici edifici, i seguenti giorni:
l'11 febbraio: anniversario della stipulazione del Trattato e del Concordato con la Santa Sede;
il 28 settembre: anniversario della insurrezione popolare di Napoli.

Art. 4.
Gli edifici pubblici sono imbandierati nei giorni della festa nazionale, delle solennità civili e del 25 aprile, 1º maggio e 4 novembre.

Art. 5.
Nelle ricorrenze della festa nazionale (2 giugno), de ll'anniversario della liberazione (25 aprile), della festa del lavoro (1º maggio) e nel giorno dell'unità nazionale (4 novembre) lo Stato, gli Enti pubblici e gli imprenditori sono tenuti a corrispondere ai lavoratori da essi dipendenti --i quali siano retribuiti non in misura fissa, ma in relazione alle ore di lavoro da essi compiute e che per effetto della ricorrenza festiva non abbiano prestato la loro opera --la normale retribuzione giornaliera compreso ogni elemento accessorio di questa.
Ai lavoratori considerati nel precedente comma che prestino la loro opera nelle suindicate festività, è dovuta, oltre la normale retribuzione giornaliera compreso ogni elemento accessorio di questa, la retribuzione per le ore di lavoro effettivamente prestate con la maggiorazione per il lavoro festivo.
Ai salariati retribuiti in misura fissa che prestino la loro opera nelle suindicate festività è dovuta, oltre la normale retribuzione giornaliera compreso ogni elemento accessorio di questa, la retribuzione per le ore di lavoro effettivamente prestate con la maggiorazione per il lavoro festivo. Qualora la festività ricorra nel giorno di domenica spetterà ai lavoratori stessi, oltre la normale retribuzione compreso ogni elemento accessorio di essa, anche una ulteriore retribuzione corrispondente all'aliquota giornaliera.

Art. 6.
In caso di inosservanza alle norme della presente legge gli imprenditori sono puniti con l'ammenda fino a lire ottantamila, ferma restando la disposizione dell'art. 26, capoverso 1º, del Codice penale.

Art. 7.
Sono abrogati l'art. 4 del decreto legislativo 15 dicembre 1947, n. 1549, e tutte le disposizioni contrarie o comunque incompatibili con le norme contenute nella presente legge.

Art. 8.
La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale

[...]



fonte: www.radiomarconi.com/marconi/decreto_legislativo.html

Edited by mery5 - 29/4/2016, 15:53
 
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1º maggio Festa dei Lavoratori






Primo-maggio


primomaggio



Edited by mery5 - 6/4/2016, 21:11
 
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1º maggio Festa dei Lavoratori

1º Maggio: la festa dei lavoratori ai giorni nostri


festa-dei-lavoratori



festa-dei-lavoratoriSiamo certi che oggi, in Italia, rimane molto poco del famoso slogan “Otto ore di lavoro, otto ore di svago, otto ore per dormire”, che guidò le rivendicazioni sindacali in Australia nel 1855. Divenne rapidamente uno dei simboli della festa dei lavoratori, riconosciuta a livello internazionale nella giornata del 1 Maggio.

Sembra incredibile, ma la situazione attuale è senza precedenti a causa di una crisi economica che da qualche anno ha messo in ginocchio il nostro Paese.

Qual è la condizione dei lavoratori in Italia?

Purtroppo oggi i lavoratori assistono alla violazione dei loro diritti, conquistati e consolidati negli anni grazie all’ impegno e al lavoro dei sindacati. In balia di una situazione economica in forte crisi che si trascina dal 2008, la politica economica italiana non è riuscita a creare le condizioni giuste per garantire non solo lo sviluppo, ma anche la “sopravvivenza” delle piccole e medie imprese, che costituiscono la maggior parte del settore industriale in Italia. Non solo, anche l’agricoltura e soprattutto l’artigianato stanno soffrendo la contrazione dei mercati e di conseguenza sono costretti ad eliminare sempre più posti di lavoro, ma stiamo parlando proprio di quei settori che offrivano maggiori opportunità lavorative, per lo meno dal punto di vista numerico. Le ristrettezze economiche e la mancanza di fondi, hanno costretto gli imprenditori a lasciare a casa sempre più persone, ricorrere alla cassa integrazione o a forme di retribuzione illegale e inique.

Assistiamo molto tristemente anche a gesti estremi di disperazione come i numerosi suicidi, conseguenze di licenziamenti o di creditori troppo oppressivi, che interessano persone sempre più giovani ma anche pensionati. Il recente caso del doppio suicidio della coppia di anziani marchigiani avvenuto il mese scorso, ne è un macabro esempio. Anche fra gli impreditori si registrano molti casi di persone che si tolgono la vita volontariamente, perchè non riescono a coprire tutti i costi che comporta la gestione di un’azienda, oppure perchè in un momento di sconforto si sono affidati agli usurai, credendo di poter risolvere i problemi finanziari.

Disoccupazione record e precariato
Alla luce di questa situazione, nel 2012 l’Italia ha registrato il record di disoccupati con una cifra che si aggira intorno ai 2,9 milioni. Fra gli under 24 la disoccupazione ha raggiunto il 38,7%, dato peggiore dal 1992. Cifre che, secondo l’ Istat, erano destinate ad aumentare nel gennaio 2013, con un incremento di 3 milioni (3,8%) rispetto al mese precedente. Le statistiche più preoccupanti riguardano i giovani tra i 15 e i 24 anni, la cui disoccupazione colpisce il 38,7% di loro ed altri sono “ingabbiati” in stage non retribuiti, succubi dell’illusione di una prospettiva di assunzione, che nella maggior parte dei casi non si realizza.

“I dati sul lavoro diffusi dall’Istat sono agghiaccianti”, ha commentato il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. Anche dall’ Europa arriva l’ allarme per gli alti livelli di disoccupazione e insieme un’esortazione alle forze politiche ealle elites economiche per creare posti di lavoro e tornare a crescere.

Tasto dolente quello dei licenziamenti. Oltre 1 milione nel 2012 con un aumento rispetto al 2011 del 13,9%, che giunge al 15% negli ultimi tre mesi. Le assunzioni calano del 5,8%, rivela il Ministero del lavoro.

Una brutta storia da raccontare, ma sopratutto da vivere.
L’unica speranza che ci resta è quella di non dimenticare i principi che sono all’origine della festa dei lavoratori del 1º Maggio e tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sui diritti dei lavoratori, consapevoli dell’ importanza del loro ruolo per le sorti della Nazione. È necessario ripartire da qui, dal valore del lavoro e dalla premura per la sicurezza, diritto di tutte le persone che si guadagnano da vivere in modo onesto. Il lavoro è un diritto, lo dice anche la nostra Costituzione e non possiamo calpestarlo chiedendo di fare sacrifici proprio a quelli che sono la spina dorsale del nostro Paese: i lavoratori.


fonte: www.modellocurriculum.com/1o-maggio...rni-nostri.html

Edited by mery5 - 29/4/2016, 15:54
 
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primo maggio Festa del Lavoro

Primo Maggio: significato e storia della Festa del Lavoro


Sciopero-5-maggio


l Primo Maggio è in Italia e in tanti altri Paesi, la Festa del Lavoro o Festa dei Lavoratori. E’ una celebrazione per onorare e ricordare decenni di lotta dei movimenti sindacali, di battaglie operaie per la conquista di diritti civili e sociali dei lavoratori e non solo.

Ma perché è stato scelto il Primo Maggio per celebrare la Festa del Lavoro?
Il 20 luglio 1889 la Federazione dei maggiori partiti socialisti e comunisti d’Europa si riunì a Parigi dando vita alla Seconda Internazionale. In questo congresso fu deciso di organizzare una grande manifestazione a favore dei Lavoratori nei diversi Paesi, per richiedere migliori condizioni di lavoro e che si stabilisse per legge che la giornata lavorativa non doveva superare le 8 ore. Fu scelta la data del Primo Maggio perché, tre anni prima, nel 1886, a Chicago uno sciopero di operai che rivendicavano più diritti fu represso nel sangue. Stabilita la data venne attuata una grande poerazione di pubblicità e sensibilizzazione: si tennero comizi e si distribuirono manifesti e volantini per informare i lavoratori nelle varie Nazioni sull’importanza che avrebbe avuto la manifestazione prevista per il Primo Maggio 1890. La manifestazione non ebbe da subito l’esito sperato a causa di forti misure di repressione da parte dei Governi e dai datori di lavoro. Anche la stampa, inizialmente, si schierò dalla parte di questi ultimi, boicottando di fatto l’evento.

Successivamente la Festa del Lavoro ebbe più successo e una serie di evoluzioni diverse. Prima diventò l’occasione per manifestare contro la Guerra e più tardi venne trasformata da lotta sindacale a lotta politica per protestare contro Governo e Capitalismo. In Italia, ad esempio, durante gli anni del Fascismo, Mussolini spostò la data della Festa del Lavoro al 21 aprile, facendola coincidere con la celebrazione dei Natali di Roma. Al Primo Maggio restò quindi una connotazione esclusivamente politica, di opposizione al regime.

Nel Dopoguerra si tornò a festeggiare la Festa del Lavoro il Primo Maggio, tornando su temi sindacali e sociali legali ai problemi dell’occupazione, della contrattazione, delle pensioni. In Italia i Sindacati confederali celebrano il Primo Maggio con una Manifestazione Nazionale che quest’anno si svolgerà a Genova. Dal 1990, sempre a cura di CGIL CISL e UIL si svolge ogni anno, in Piazza San Giovanni a Roma, l’ormai storico “Concertone del Primo Maggio” che richiama sempre un pubblico numerosissimo.


fonte: http://www.newsly.it/primo-maggio-signific...esta-del-lavoro
 
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