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2 Giugno Festa della Repubblica - Storia poesie immagini

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2 Giugno Festa della Repubblica - Storia poesie immagini frasi
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festività nazionale

La Festa della Repubblica Italiana viene celebrata il 2 giugno a ricordo della nascita della Repubblica.

Il 2 e il 3 giugno 1946 si tenne, infatti, il referendum istituzionale indetto a suffragio universale con il quale gli italiani venivano chiamati alle urne per esprimersi su quale forma di governo, monarchia o repubblica, dare al Paese, in seguito alla caduta del fascismo. Dopo 85 anni di regno, con 12.718.641 voti contro 10.718.502 l'Italia diventava repubblica e i monarchi di casa Savoia venivano esiliati.

Il 2 giugno celebra la nascita della nazione, in maniera simile al 14 luglio francese (anniversario della Presa della Bastiglia) e al 4 luglio statunitense (giorno in cui nel 1776 venne firmata la dichiarazione d'indipendenza).

In tutto il mondo le ambasciate italiane tengono un festeggiamento cui sono invitati i Capi di Stato del Paese ospitante. Da tutto il mondo arrivano al Presidente della Repubblica Italiana gli auguri degli altri capi di Stato e speciali cerimonie ufficiali si tengono in Italia.

Prima della fondazione della Repubblica, la festa nazionale italiana era la prima domenica di giugno, festa dello Statuto albertino.

Con la legge 5 marzo 1977, n.54, soprattutto a causa della congiuntura economica sfavorevole, la Festa della Repubblica fu spostata alla prima domenica di giugno. Solamente nel 2001 su impulso dell'allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, il secondo governo Amato, con la legge n. 336 del 20 novembre 2000, riportò le celebrazioni al 2 giugno, che quindi tornò ad essere un giorno festivo.

La parata
Nel giugno del 1948 per la prima volta in Via dei Fori Imperiali a Roma ospitò la parata militare in onore della Repubblica. L'anno seguente, con l'ingresso dell'Italia nella NATO, se ne svolsero dieci in contemporanea in tutto il Paese mentre nel 1950 la parata fu inserita per la prima volta nel protocollo delle celebrazioni ufficiali.

Attualmente il cerimoniale prevede la deposizione di una corona d'alloro al Milite Ignoto presso l'Altare della Patria e una parata militare alla presenza delle più alte cariche dello Stato.

Alla parata militare e durante la deposizione della corona d'alloro presso il Milite Ignoto, prendono parte tutte le Forze Armate, tutte le Forze di Polizia della Repubblica ed il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa Italiana. Nel 2005, l'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ordinò che sfilassero anche il Corpo di Polizia Municipale di Roma in rappresentanza di tutte le Polizie Locali d'Italia ed il personale civile della Protezione Civile. Prendono inoltre parte alla parata militare alcune delegazioni militari dell'ONU, della NATO, dell'Unione Europea e rappresentanze di reparti multinazionali che presentano una componente italiana.

Dalla sua istituzione sino alla sua temporanea abolizione, la parata militare poteva contare sulla sfilata di maggiore personale. Dopo la re-introduzione l'organico defilante fu ridotto notevolmente e nel 2006 venne praticamente eliminata la presenza di mezzi terrestri ed aerei per ragioni di bilancio.

La cerimonia prosegue nel pomeriggio con l'apertura al pubblico dei giardini del palazzo del Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica Italiana, con esecuzioni musicali da parte dei complessi bandistici dell'Esercito Italiano, della Marina Militare Italiana, dell'Aeronautica Militare Italiana, dell'Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, del Corpo di Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato.



Festa della Repubblica in alcuni paesi

In numerosi paesi si celebra una Festa della Repubblica (Republic Day), ad esempio:
Francia - 14 luglio, commemora il giorno della Presa della Bastiglia inteso come inizio, nel 1789, della Rivoluzione francese.
India - 26 gennaio, a memoria dell'adozione di una costituzione repubblicana dopo l'indipendenza dall'Impero Britannico (1950).
Italia - 2 giugno, commemora il referendum del 2-3 giugno 1946, in cui il popolo italiano venne chiamato a scegliere, con suffragio universale, la forma di governo dello Stato tra Monarchia e Repubblica e ad eleggere i rappresentati dell'Assemblea Costituente che scriveranno la Costituzione.
Malta - 13 dicembre, commemora il giorno in cui (1974), Malta si emancipò dalla condizione di colonia britannica e divenne una repubblica.
Pakistan - 23 marzo, commemora la data in cui il Pakistan divenne, prima nella storia, repubblica islamica (1956).
Portogallo - 5 ottobre, la festa della Implantação da República ricorda la proclamazione della prima repubblica portoghese (1910).
Stati Uniti - 4 luglio, giorno in cui nel 1776 venne firmata la dichiarazione d'indipendenza.
Turchia - 29 ottobre, commemora il giorno in cui la costituzione turca fu modificata (1923) e la Turchia divenne repubblica, dichiarando la dissoluzione formale dell'Impero Ottomano.
Iran - 1 aprile, commemora il giorno in cui (1979) il referendum che approva la proposta di costituzione, istituisce la Repubblica islamica.
Ungheria - 1 febbraio, commemora la proclamazione della Repubblica di Ungheria. Dal 2004, questo giorno è un giorno di commemorazione nazionale, non un giorno festivo o nazionale.
Repubblica Slovacca - 1 gennaio, commemora il giorno della creazione della Repubblica di Slovacchia. Una festa nazionale dal 1993. Ufficialmente denominato "Il giorno della costituzione della Repubblica Slovacca".
Iraq - 14 luglio, commemora il giorno in cui fu rovesciata la monarchia hashemita dalle forze popolari guidate da Abdul Karim Kassem, che divenne il nuovo leader della nazione. L'evento è stato commemorato a Baghdad con una statua in Piazza del 14 luglio.
Repubblica di Cina - 10 ottobre, a Taiwan vi è una festa nazionale che commemora l'istituzione della Repubblica Cinese nel 1911, l'inizio simbolico della rivoluzione cinese con la rivolta di Wuchang. E 'anche conosciuto come il giorno "Dieci doppio" .
Brasile - 15 novembre, commemora la data in cui (1889) nella città di Rio de Janeiro (a quel tempo capitale del Brasile), un colpo di stato militare guidato dal maresciallo Deodoro da Fonseca rovesciò l'imperatore Pedro II e dichiarò il Brasile una repubblica.

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Festa della Repubblica in altri paesi

Albania : 11 gennaio (1946)
Armenia : 28 maggio (1918, vedi Repubblica Democratica di Armenia )
Azerbaigian : 28 maggio (1918, vedi Repubblica Democratica Azerbaigian )
Bosnia ed Erzegovina : 9 gennaio (1992)
Burkina Faso : 11 dicembre (1958, quando l' Alto Volta divenne una repubblica autonoma nella Comunità francese ).
Corea del Nord : 9 settembre (1948)
Germania dell'Est : 7 ottobre (1950-1989)
Gambia : 24 aprile (1970)
Grecia : 24 luglio (1974)
Ghana : 1 luglio (1960)
Guyana : 23 febbraio (1970, conosciuto anche come Mashramani )
Islanda : 17 giugno (1944)
Jugoslavia : 29 novembre (1945-1990)
Kazakistan : 25 ottobre (1991)
Kenya: intorno al 12 dicembre (1963).
Lituania : 15 maggio (1920)
Maldive : 11 novembre (1968)
Nepal : 28 maggio (2008)
Niger : 18 dicembre (1958)
Rhodesia : 24 ottobre (1970-1979) (per l'attuale nazione vedi Zimbabwe),
Sierra Leone : 27 aprile (1961)
Sri Lanka : 22 maggio (1972)

Le celebrazioni in India per la Festa della Repubblica (26 gennaio 2004)Sudafrica : 31 maggio (1961-1994)
Tunisia : 25 luglio (1957)
Trinidad e Tobago : 24 settembre (1976)



2giugno







Edited by mery5 - 21/3/2016, 00:03
 
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2 Giugno, Festa della Repubblica: storia e origini



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Sabato sarà il 2 Giugno, la Festa della Repubblica e vogliamo dedicare un approfondimento a questa ricorrenza. Come di sicuro ben saprete, la Festa della Repubblica Italiana viene festeggiata il 2 giugno e ci ricorda proprio la nascita della Repubblica. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, il 2 e il 3 giugno 1946 gli italiani vennero chiamati alle urne per partecipare al referendum più importante della storia italiana. Si trattava di un referendum istituzionale, a suffragio universale in cui si chiedeva al popolo italiano di scegliere il tipo di governo preferito, monarchia o repubblica.

L’esito era scontato: dopo la caduta del Fascismo e la pessima figura fatta dai regnanti in carica, 85 anni di monarchia vennero gettati via e l’Italia venne proclamata una repubblica, causando così l’esilio dei monarchi e dei loro discendenti della casa Savoia, esilio che è venuto meno solo negli ultimi anni, pur fra mille polemiche. La repubblica venne scelta con 12.718.641 voti favorevoli contro i 10.718.502 irriducibili fan della monarchia.

Quindi il 2 Giugno, de facto, l’Italia celebra la nascita della nazione, esattamente come succede il 14 luglio in Francia con l’anniversario della Presa della Bastiglia e il 4 luglio negli Stati Uniti, giorno che ricorda quando nel 1776 venne firmata la dichiarazione di indipendenza. In tutto il mondo il 2 Giugno le ambasciate italiane organizzano dei festeggiamenti a cui sono invitati i Capi di Stato del Paese che li ospita, i quali a loro volta inviano gli auguri al Presidente della Repubblica Italiana.
In realtà, già prima della Festa della Repubblica, esisteva una festa nazionale italiana che si teneva la prima domenica di giugno ed era chiamata la Festa dello Statuto Albertino. Tuttavia la Festa della Repubblica ha subito nel corso del tempo una notevole oscillazione di data. Il 5 marzo 1977, la legge n. 54 spostò la festività alla prima domenica di giugno, a causa della crisi economica. Solo nel 2001 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi reputò più corretta la ricollocazione nella data originale, con la legge n. 366 del 20 novembre 2000. Ed ecco che il 2 Giugno è tornato così ad essere un giorno festivo.
Una delle tradizioni più contestate della Festa della Repubblica è senza dubbio la parata militare. Si tenne per la primissima volta nel giugno del 1948, nella Via dei Fori Imperiali di Roma. Poi l’anno successivo, l’Italia entrò nella NATO ed ecco che se ne tennero dieci in contemporanea in tutto il Paese. Ma solo nel 1950 la parata venne inserita ufficialmente nel protocollo delle celebrazioni ufficiali. Altra tradizione importantissima è la deposizione di una corona di allora presso la tomba del Milite Ignoto sull’Altare della Patria, mentre la parata viene eseguita davanti alle più alte cariche dello Stato.

Alla parata militare ovviamente prendono parte tutte le Forze Armate, tutte le Forze di Polizia della Repubblica ed il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa Italiana. Nel 2005, sempre Carlo Azeglio Ciampi, ordinò che sfilassero anche il Corpo di Polizia Municipale di Roma in rappresentanza di tutte le Polizie Locali d’Italia ed il personale civile della Protezione Civile. Inoltre sfilano anche alcune delegazioni militari dell’ONU, della NATO, dell’Unione Europea e rappresentanze di taluni reparti multinazionali che hanno una componente italiana.

Tuttavia a causa di questioni economiche, ultimamente l’organico che effettivamente sfila è stato assai ridotto, così come dal 2006 è stata quasi del tutto eliminata la presenza di mezzi terrestri e aerei, anche se permangono le Frecce Tricolori, quelle non si possono togliere. Questo è quello che succede normalmente il 2 Giugno a Roma al mattino, ma nel pomeriggio c’è da ricordare che vengono aperti al pubblico i giardini del palazzo del Quirinale dove si tengono una serie di concerti delle bande musicali dell’Esercito Italiano, della Marina Militare Italiana, dell’Aeronautica Militare Italiana, dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, del Corpo di Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato.
Ed ecco un video della parata del 2 Giugno 2011 a Roma:

Video





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Festa della Repubblica, Napolitano: grazie a chi opera nelle zone del sisma



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In tutta Italia si festeggia oggi il 2 giugno, festa della Repubblica italiana. Una manifestazione che avrà un tono minore per rispetto alle vittime del terremoto che ha colpito nei giorni scorsi l'Emilia Romagna. Il Capo dello Stato Giorgio Napolitano - dopo le polemiche sull'opportunità di festeggiare il 2 giugno in un momento di lutto per le popolazioni colpite dal sisma - ha difeso la cerimonia come segnale di «coesione nazionale», importante a maggior ragione davanti «alle prove che il paese deve affrontare». Alle 10 inizierà la sfilata militare ai Fori Imperiali, dedicata quest'anno alle vittime del sisma in Emilia. Per onorarne la memoria, la manifestazione sarà preceduta da un minuto di silenzio. La parata sarà in forma ridotta rispetto al passato: non sfileranno i sistemi d'arma, i cavalli e non ci saranno i tradizionali sorvoli delle Frecce Tricolori.

Ore 10,00. Napolitano: avanti con le missioni di pace
«Pur stretto nell'impegno volto a fronteggiare una grave crisi economica e profondamente ferito da uno sconvolgente e luttuoso evento sismico, il nostro paese è più che mai determinato a proseguire nella propria azione in seno alla comunità internazionale, consapevole che, fino a quando la legalità e i diritti fondamentali saranno offesi, la cooperazione pacifica tra i popoli e lo sviluppo sociale ed economico non potranno definitivamente affermarsi». Così Giorgio Napolitano nel messaggio del 2 giugno.

Ore 9,59. In tribuna d'onore i Gonfaloni delle regioni e delle province colpite dal sisma
I Gonfaloni delle regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romana e delle province di Bologna, Ferrara, Mantova, Modena, Reggio Emilia e Rovigo, in rappresentanza dalla comunità colpita dal sisma, si sono posizionate presso la tribuna d'onore posta in via dei Fori Imperiali, dove fra
pochi minuti inizierà la sfilata per la festa della Repubblica, alla presenza del capo dello Stato, Giorgio Napolitano.

Ore 9,58. Napolitano: la Costituzione è l'architrave del Paese
«Il 2 giugno 1946 gli italiani, risorti dalle sofferenze di due guerre e spezzato il giogo della dittatura, completarono il loro lungo e difficile cammino verso un nuovo stato democratico, i cui principi fondanti trovarono poi mirabile sintesi nella Carta costituzionale, architrave delle istituzioni e supremo riferimento per il paese e per il cittadino». Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel consueto messaggio alle Forze armate in occasione del 2 Giugno.

Ore 9,53. Di Paola: la Difesa abbraccia le comunità colpite dal sisma
La festa del 2 Giugno «è una ricorrenza di cui è protagonista il popolo, il nostro popolo, che, in questo momento, si riconosce nelle comunità colpite dal sisma in Emilia e altrove. È intorno a loro che la famiglia della Difesa si stringe in un abbraccio forte e caloroso». Così ha scritto il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, in un messaggio inviato ai militari in occasione del 2 Giugno. Alle popolazioni colpite, afferma Di Paola, «va quest'oggi la solidarietà dello Stato, valore su cui si fonda una nazione davvero coesa. Questa tragedia infatti, non tocca solo una parte di italiani, ma tutti».

Ore 9,52. Zingaretti: perplesso sulla parata, ma è un dovere esserci
«È una giornata complessa. Personalmente avevo molte perplessità a tenere questa parata e le ho anche espresse nelle forme dovute, ma nel momento in cui il presidente della Repubblica decide di mantenerla con tutte le istituzioni, il compito delle istituzioni e di chi le rappresenta è essere presente». A dirlo il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, a margine dell'avvio delle celebrazioni del 2 Giugno all'Altare della Patria.

Ore 9,47. Cancellieri: dobbiamo sentirci uniti
«È una giornata molto bella in cui festeggiamo la Repubblica e le sue radici e dobbiamo sentirci tutti uniti», ha detto il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, parlando con i cronisti prima della sfilata per il 2 giugno ai Fori Imperiali. La manifestazione, ha spiegato Cancellieri, «è un segno di riconoscimento per quanti operano in Italia e all'estero e portano in alto il nome del paese. L'importante - ha aggiunto - è che tutto sia sobrio e pieno di significati, e i significati ci sono tutti».

Ore 9,33. Napolitano lascia fra gli applausi il Vittoriano
Applausi della gente assiepata a piazza Venezia al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, mentre lascia il Vittoriano, dove ha deposto una corona di alloro alla tomba del Milite Ignoto dando inizio alle celebrazioni per la Festa della Repubblica. Napolitano era insieme al ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, sulla Lancia Flaminia presidenziale coperta. Il capo dello Stato ha indossato un cappellino bianco per proteggersi dal sole.

Ore 9,18. Napolitano al Vittoriano
Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, è giunto all'Altare della Patria per rendere omaggio alla tomba del Milite Ignoto. Sono così iniziate le celebrazioni per il 66/o anniversario della Repubblica. Ad attendere Napolitano al Vittoriano, tra gli altri, il presidente del Consiglio Mario Monti, i presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani e il presidente della Corte Costituzionale, Alfonso Quaranta. Il presidente della Repubblica, accompagnato dal ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola e dal capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate, ha deposto una corona di alloro al sacello del Milite ignoto.
Ore 9,15. Monti parla con Fini e Schifani all'Altare della Patria
In attesa dell'arrivo del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, per le celebrazioni del 2 giugno, il presidente del Consiglio Mario Monti si è soffermato per alcuni minuti a colloquio con i presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, ai piedi dell' Altare della Patria.

Ore 9. Napolitano: grazie a chi opera nelle aree del sisma
«Un riconoscimento particolarmente sentito va ai reparti intervenuti con la Protezione Civile in soccorso dei cittadini emiliani che un disastroso terremoto ha, in questi giorni, così duramente e dolorosamente colpito. Con il loro impegno essi testimoniano ancora una volta la totale dedizione delle Forze Armate alla nostra Italia ed alla sua gente di cui sono nobile espressione. Quei reparti saranno oggi virtualmente al fianco delle unità che sfileranno in Roma». Lo scrive il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate.

Ore 7,30. Bus deviati a Roma per le celebrazioni del 2 giugno
Bus deviati e stazione della metropolitana B di Colosseo chiusa. Roma si prepara alla sfilata delle Forze Armate per la festa del 2 giugno e Agenzia per la mobilità informa che alle 7, come da programma, sono scattate le deviazioni della rete bus del Centro in occasione degli eventi legati alle cerimonie per la Festa della Repubblica che prevedono la deposizione di una corona d'alloro del Capo dello Stato Giorgio Napolitano alle 9 all'Altare della Patria e, tra le 10 e le 11, la parata lungo i Fori, in misura ridotta rispetto alla tradizione in omaggio alle vittime del terremoto che sta colpendole le zone del nord Italia.


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Festa della Repubblica, parata nel segno dell'Emilia



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Celebrazioni in tono minore, solidarieta' con i terremotati



Niente cavalli, né carri armati. A terra le Frecce Tricolori. Meno divise a sfilare e meno gente assiepata dietro le transenne. E' la parata militare del 2 giugno ai tempi della crisi economica. Con il cuore rivolto ai terremotati dell'Emilia, come voluto dal capo dello Stato.

Alla fine Giorgio Napolitano ha ringraziato il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, per la manifestazione svoltasi con i "toni di sobrietà ed essenzialità che si impongono nel difficile periodo che sta attraversando il Paese, colpito in questi giorni da accadimenti sconvolgenti e gravi perdite di vite umane".

Sempre al centro di polemiche da parte di antimilitaristi, Sinistra e Lega, il tradizionale appuntamento ai Fori Imperiali - giunto all'edizione numero 66 - ha visto quest'anno allargarsi il fronte degli oppositori. Perché spendere soldi e tempo per una costosa parata militare, è il loro pensiero, quando l'Italia è in profonda crisi ed è stata appena colpita da un forte terremoto? Quirinale e ministero della Difesa hanno cercato di disinnescare le critiche sforbiciando pesantemente gli schieramenti impiegati: 2.500 uomini rispetto ai seimila dell'anno scorso, niente sistemi d'arma e niente Frecce Tricolori. Il tutto chiuso nel giro di un'ora. Al costo di circa 2,6-2,9 milioni di euro, contro i 4,3 del 2011.

La giornata celebrativa è iniziata alle 9, quando Napolitano, alla sua ultima sfilata da presidente della Repubblica, ha salito le scale del Vittoriano per deporre una corona d'alloro alla tomba del Milite Ignoto. Con lui, tra le altre personalità, il presidente del Consiglio Mario Monti, i presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani ed il presidente della Corte Costituzionale, Alfonso Quaranta. Il capo dello Stato è quindi risalito sulla Lancia Flaminia presidenziale scoperta - indossando un cappellino bianco per proteggersi dal sole - tra gli applausi della folla. C'é stato anche un tentativo fallito di flash mob contro la cerimonia: una ventina di persona sono state identificate dalla Digos nei pressi del Colosseo.

Alle 10, via alla sfilata ai Fori, preceduta da un minuto di silenzio per commemorare le 23 vittime rimaste sotto le macerie del terremoto in Emilia. Proprio al sisma è stata dedicata la rassegna di quest'anno. Presso la tribuna d'onore sono stati posizionati i gonfaloni delle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romana e delle province di Bologna, Ferrara, Mantova, Modena, Reggio Emilia e Rovigo, in rappresentanza delle comunità colpite. Al passaggio dei reparti sotto i palchi le bande e le fanfare hanno interrotto l'esecuzione delle musiche marciando con il solo rullare dei tamburi. Ha aperto la sfilata la banda del'Arma dei carabinieri; si sono poi susseguiti gli uomini e donne dei tre settori previsti: il primo dedicato alla formazione; il secondo alle operazioni internazionali; il terzo alle emergenze ed alla cooperazione. Al passaggio dei lagunari del reggimento San Marco lo speaker ha ricordato Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò fermati in India, facendo scattare l'applauso delle tribune. Dove erano presenti alcuni familiari dei militari della Marina che poche ore dopo sono stati raggiunti dalla lieta notizia della concessione della libertà su cauzione per Latorre e Girone. A chiudere lo sfilamento, ancora nel nome della solidarietà per gli emiliani, una rappresentanza simbolica - in un unico blocco per non distrarre forze dai soccorsi - di tutte le componenti, militari e civili, impegnate nelle operazioni di assistenza nei territori colpiti dal sisma.

Nelle tribune, Stato rappresentato ai massimi livelli. Oltre a Napolitano, Monti, Fini, Schifani e Di Paola, c'erano i ministri Annamaria Cancellieri, Paola Severino, Giulio Terzi, Mario Catania, Enzo Moavero, il presidente del Copasir, Massimo D'Alema, il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, tra gli altri. Mancava il 'padrone di casa', il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che nei giorni scorsi aveva chiesto l'annullamento della parata per destinare ai terremotati i soldi così risparmiati. Non si sono viste in tribuna neanche le cravatte verdi dei parlamentari leghisti. "E' ridicolo - ha commentato Casini al termine della parata - ci sono uomini politici che pensano di rifarsi una verginità non venendo qui. C'é da mettersi le mani nei capelli".

NON SI PLACANO LE POLEMICHE
- Roberto Maroni è tornato a ripetere la contrarietà della Lega alle celebrazioni del 2 giugno, visto il terremoto che ha colpito l'Emilia e parte della Lombardia. "Non partecipiamo alle celebrazioni - ha spiegato - perché queste feste, questi buffet, dovevano essere tutti cancellati per dare un aiuto concreto alle popolazioni colpite dal terremoto". Maroni ha definito "inopportuno festeggiare un evento mentre c'é gente che soffre, gente che è morta, gente che ha perso tutto e l'aiuto dello Stato poteva essere e deve essere molto più concreto che celebrare una festa facendo buffet e buttando soldi nel cesso".

"Mentre le famiglie delle vittime del terremoto piangono i loro cari e intere popolazioni stanno soffrendo, questa costosa parata di reparti militari è una mancanza di rispetto, non solo nei confronti di quelle popolazioni ma anche dei principi della Repubblica". Lo scrive sul suo blog il leader Idv, Antonio Di Pietro, sottolineando che il suo partito non è alla parata ma i militanti dell'Idv saranno in Emilia. "Questo - dice - è il nostro solo modo per rendere un omaggio sincero alla Repubblica".

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha scelto di non partecipare alla parata militare per celebrare il 2 giugno. A quanto si apprende, la decisione è stata presa in coerenza con quanto dichiarato nei giorni scorsi dal primo cittadino che, alla luce dei danni in termini di vite umane ed economici provocati dal sisma in Emila, aveva detto di sperare che "la parata del 2 giugno fosse annullata per destinare quei soldi ai terremotati". Roma Capitale è stata rappresentata dalla presenza del presidente dell'Asemblea capitolina Marco Pomarici che ha indossato la fascia tricolore.



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Roma festeggia il 2 giugno con sobrietà nonostante i tagli alle spese dello stato


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Domenica 2 giugno 2013, Roma si concede una Festa Nazionale della Repubblica con corona di alloro e sfilata militare, sobria, contenuta, ma soprattutto salva, dai tagli delle ben note esigenze di contenimento della spesa pubblica che annullano parecchi festeggiamenti militari, ma noi non lo saremo da chiusure e deviazioni della mobilità.

In città sono già iniziati i preparativi per il cerimoniale del LXVII anniversario della proclamazione della Repubblica, che domenica 02 giugno torna a deporre la corona d’alloro al Milite Ignoto presso l’Altare della Patria, e sfilare in parata militare lungo via dei Fori Imperiali, alla presenza delle più alte cariche dello Stato.

La storica parata che ha sfilato in onore della Repubblica per la prima volta nel giugno del 1948, e dal 1950 compare nel protocollo delle celebrazioni ufficiali, sarà sobria a causa e nonostante le ben note esigenze di contenimento della spesa pubblica, restando una delle poche salvate dai tagli e la ridefinizione delle modalità di celebrazione degli anniversari delle singole Forze armate, corpi armati e non dello Stato.

Una sobrietà che detta i limiti della rassegna militare per la Festa Nazionale della Repubblica, i caratteri dell’incontro in Quirinale con i rappresentanti del Corpo Diplomatico, di tutte le istituzioni e di significative espressioni della società civile, e l’annullamento del ricevimento al Quirinale del 1° giugno, fissando la deposizione della corona d’alloro alle 9:15, la Rivista militare ai Fori Imperiali alle 10:00 e l’apertura al pubblico dei Giardini del Quirinale, dalle ore 15.00 alle ore 19.00.

Le stesse esigenze di contenimento e sobrietà della spesa pubblica, che riducono i festeggiamenti delle Forze armate del 4 novembre ad una breve cerimoni in piazza Venezia di fronte all’Altare della patria, con il Capo dello Stato che rende omaggio ai caduti alla presenza dei reparti in armi.

Soprattutto i tagli, con i quali il presidente del Consiglio dei ministri, su analoga indicazione del capo dello Stato, annullano i festeggiamenti del 16 maggio per la polizia in piazza del Popolo e nelle piazze di molte città il 18 maggio; del carosello dei carabinieri previsto per il 5 giugno a piazza di Siena; dell’appuntameto della Guardia di finanza allo allo Stadio dei Marmi del 20 giugno.

Tagli che si estendono gli anniversari dell’Esercito, della Marina militare, dell’Aeronautica, le ricorrenze della Protezione civile e della Guardia forestale e i raduni dei vigili del fuoco, già programmati per estendere i festeggiamenti ai cittadini, ora ristretti alle proprie strutture.

Tutti “soldini” (si fa per dire) che si potevano risparmiare anche prima di tagliare i fondi per la benzina di volanti, gazzelle, pantere e parco auto in divisa, insieme ai servizi al cittadino, e gli stipendi di chi rischia la vita tutti i giorni sulle strada, senza toccare i privilegi o le pensioni esorbitanti di tante ‘divise illustre’, pagate per aver speso una carriera a giocare alla guerra (e rovinare tante vite) nella stanza dei bottoni.

Un contenimento “necessario” che comunque non ha tardato a sollevare le perplessità espresse da Nicola Tanzi, segretario del Sap, ovvero del maggior sindacato di polizia

«Siamo consapevoli della necessità di non sprecare, ma questo non è il modo per dare segnale di risparmio. Torniamo indietro con i tempi. La caratteristica di queste feste era quella di stare tra la gente e con la gente. Lo scopo era compiere un’immersione nel sociale per far conoscere la realtà del nostro lavoro. In molti casi avevamo anche la disponibilità di alcuni sponsor che potevano sopperire alla necessità di effettuare tagli rispetto all’esborso dei vari ministeri. Adesso speriamo almeno di poter aprire le porte di commissariati e caserme ai ragazzi delle scuole».

La ’sobrietà’ del 2 giugno comunque non ci risparmierà i provvedimenti che prevedono un piano alternativo per il trasporto pubblico, a partire dalle 22 di giovedì alle 7:30 di venerdì, quando via Cristoforo Colombo tra via Laurentina e viale di Porta Ardeatina, in entrambe le direzioni, nelle sole carreggiate centrali, sarà occupata dai convogli militari per le prove di parata, nel tratto compreso e per il tempo necessario al passaggio dei reparti.

Venerdì dalle 2 alle 5, quando per le stesse ragioni chiudono al traffico piazza di Porta Capena, via di San Gregorio, via Celio Vibenna, piazza del Colosseo, via dei Fori Imperiali, piazza Venezia, via del Teatro Marcello, via Luigi Petroselli, piazza Bocca della Verità, via della Greca e via del Circo Massimo, deviando su percorsi alternativi le 16 linee bus: N2, N3, N4, N5, N6, N7, N8, N9, N10, N11, N12, N15, N18, N19, N20 e N25.

Ragioni di sicurezza infine chiudono la stazione della metro B di Colosseo, dove i treni passano senza fermarsi, dalle 5.30 di domenica sino a cessate esigenze, entro le 00.00 di domenica saranno sgomberati tutti i veicoli in sosta lungo tutto il percorso interessato alla parata e tutta piazza di Porta Capena, mentre dalle 7 di domenica restano interdetti alle visite turistiche le aree archeologiche del Colosseo, Fori Imperiali e Mercati Traianei, l’Altare della Patria e il Museo Sacrario delle Bandiere presso l’Altare della Patria.


fonte: http://www.06blog.it/post/52345/roma-feste...ese-dello-stato
 
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Abolizione o sospensione della parata militare del 2 giugno 2013


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La parata militare che si tiene in occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno è vecchia, inutile e costosa.

Costosa: negli anni passati abbiamo calcolato un costo medio della Parata militare di circa 10 milioni di euro, solo parzialmente ridotti nel 2012.

Inutile: la Repubblica Italiana, come sancito dalla Costituzione, "ripudia la guerra". Fare sfoggio delle sue capacità belliche è quindi poco costituzionale (se ripudia la guerra che senso ha mostrare i muscoli?) oltre che poco degno di un paese che ha la pace come valore fondante.

Vecchia: la parata militare del 2 giugno è solo sfoggio di forza militare, sfoggio offensivo che se mai ha avuto un senso nel passato, oggi suona del tutto anacronistico e semmai anche un po' ridicolo.

Lasciamo le parate militari ai regimi che fanno della forza militare la loro ragione di essere.
L'Italia è una Repubblica fondata sul Lavoro.
Oggi, spendere milioni di euro per celebrare la propria forza militare ("L'Italia ripudia la guerra...") invece che investirli per cercare di rilanciare l'occupazione è ancor più privo di senso.

Per questo chiediamo di abolire questo inutile sfoggio di muscoli. O quanto meno di sospenderlo, per rispetto ai milioni di cittadini italiani che non riescono ad arrivare alla fine del mese.


fonte: QUI
 
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Napolitano: Italia determinata a superare la crisi



Il Paese è "determinato a superare l'attuale difficile contingenza". Lo ha ribadito Napolitano in un messaggio al ministro Mauro dopo la filata del 2 giugno che "ha consentito di unire cittadini e istituzioni nella celebrazione della nascita della Repubblica".
Una celebrazione della 67esima Festa della Repubblica dai toni contenuti, con tagli alle spese per 400mila euro, ma che per il Capo dello Stato Giorgio Napolitano mantiene intatto il suo valore, unendo istitituzioni e cittadini.
Nel pomeriggio, il Quirinale ha aperto i propri giardini fino alle 19 con le bande di tutti i corpi militari, che eseguiranno brani da concerto
La sfilata in tono minore, ha visto comunque impegnati 3.300 militari, sia pur senza cavalli e con l'assenza delle Frecce tricolori. Un vuoto particolarmente sentito dall'ex ministro della Difesa la Russa che ha assicurato: "L'anno prossimo ci sarà il passaggio delle Frecce Tricolori".
"Circondati dall'affetto della popolazione, essi hanno sfilato in modo impeccabile, ben rappresentando, con la compostezza del portamento, un Paese orgoglioso della propria storia e della propria cultura e determinato a superare l'attuale difficile contingenza": così Napolitano in un messaggio al ministro Mauro sulla parata.

"La tradizionale Parata militare ha consentito anche quest'anno di unire cittadini e istituzioni nella celebrazione della nascita della Repubblica": lo afferma il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio al ministro Mauro, sottolinea la "determinazione" dell'Italia ad uscire dalla "difficile contingenza".

Il testo del messaggio
Questo il testo del messaggio inviato dal capo dello Stato al ministro Mario Mauro: Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rientrato al Quirinale, ha inviato al Ministro della Difesa, Mario Mauro, il seguente messaggio: "La tradizionale Parata militare ha consentito anche quest'anno di unire cittadini e istituzioni nella celebrazione della nascita della Repubblica".
"Ho apprezzato l'appropriata concezione e l'organizzazione dell'evento e, in modo particolare, come ella abbia inteso conferire giusta sobrietà alla manifestazione, attribuendo centralità ai simboli della Nazione e agli uomini e le donne delle Forze Armate e delle rappresentanze dello Stato e della società civile, che quotidianamente si prodigano con professionalità e sacrificio al servizio del Paese e della comunità internazionale".
"Circondati dall'affetto della popolazione, essi hanno sfilato in modo impeccabile, ben rappresentando, con la compostezza del portamento, un Paese orgoglioso della propria storia e della propria cultura e determinato a superare l'attuale difficile contingenza. La prego, signor Ministro, di rendersi interprete di questi sentimenti e di far pervenire a tutto il personale militare e civile che ha contribuito al successo della parata il mio più convinto plauso". Il testo è stato diffuso dal Quirinale.


fonte QUI

Edited by mery5 - 21/3/2016, 00:05
 
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Festa della Repubblica: tornano le Frecce Tricolori ai Fori Imperiali


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Dopo due edizioni dimesse la tradizionale 'parata' in programma il 2 giugno ai Fori Imperiali sarà impreziosita dall'esibizione delle Frecce Tricolori

Alla Festa della Repubblica tornano le Frecce Tricolori. Lunedì 2 giugno ai Fori Imperiali si celebra la principale festa nazionale civile italiana. Dopo due edizioni dimesse la tradizionale 'parata' in programma ai Fori Imperiali sarà impreziosita dall’esibizione delle Frecce Tricolori. Il sorvolo della pattuglia acrobatica dell'Aeronautica militare, che l'anno scorso era stato tolto dal programma della manifestazione, è previsto in due momenti, all"Alzabandiera' per la deposizione della corona all'Altare della Patria alla presenza del presidente della Repubblica e delle massime autorità istituzionali, poi a conclusione dell'evento sui cieli dei Fori Imperiali.

IL CENTENARIO DELLA GRANDE GUERRA - Sul tema "le Forze armate celebrano la Festa della Repubblica", si commemora quest'anno il centenario della Grande Guerra e la Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea. Apre la sfilata la banda dei carabinieri, mentre la chiusura è affidata alla fanfara dei Bersaglieri.

LA PARATA - Organizzata in sette settori, come lo scorso anno, la tradizionale 'parata' ai Fori non vedrà la partecipazione di mezzi e reparti a cavallo. Sfileranno in apertura le bandiere di guerra delle forze armate e della Guardia di Finanza, seguite dai gonfaloni delle regioni, e dai labari delle associazioni combattentistiche e d'arma.

UN TUFFO NELLA STORIA - Nel primo settore saranno presenti in uniforme storica della 1° Guerra Mondiale una compagnia dell'Esercito, della Marina, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana e Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana. In questo settore sfileranno tre mezzi storici.

LA SFILATA MILITARE - Gli altri settori ripercorrono lo stesso schema dello scorso anno : 2° settore Esercito, 3° settore Marina, 4° settore Aeronautica, 5° settore Carabinieri, 6° settore Corpi militari e ausiliari dello Stato (Guardia di finanza, Corpo Militare della Cri/Sovrano Ordine di Malta (Smom), Infermiere Volontarie Croce Rossa Italiana e compagnia dei rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma.

CHIUDONO I BERSAGLIERI - Nel 7° settore sfileranno Corpi armati e non dello stato (Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria Corpo Forestale, Vigili del fuoco; Servizio civile nazionale, Compagnia Polizia Roma Capitale, Protezione civile ). Chiuderanno la sfilata la fanfara dei bersaglieri e una compagnia di bersaglieri che sfilerà di corsa davanti alle massime cariche dello Stato.

COSTO INVARIATO - Saranno 3.500 gli uomini delle forze armate, dei corpi armati e non armati e dei corpi ausiliari dello Stato, impiegati nella parata che celebra la Repubblica. Un numero leggermente superiore a quello dello scorso anno. Rimane invariato, invece, rispetto alla passata edizione, il costo totale della manifestazione, circa 1,9 milioni di euro.

AMPIO RISALTO ALLE MISSIONI ALL’ESTERO - Non saranno presenti rappresentanze internazionali allo scopo di dare maggiore risalto alle organizzazioni (Onu, Nato e Ue) sotto l'egida delle quali l'Italia partecipa alle missioni all'estero. In particolar modo, in occasione del semestre italiano di presidenza europea, nel primo settore sono presenti le bandiere di tutte le missioni dell'Unione Europea a cui l'Italia partecipa.

IL PROGRAMMA
09.15 - Altare della Patria. Deposizione di una corona di alloro sulla Tomba del Milite Ignoto.
10.00 - Sfilata Militare ai Fori Imperiali.

fonte: http://www.romatoday.it/eventi/festa-repub...iugno-2014.html
 
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Festa Nazionale della Repubblica 2014


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L'Ufficio Stampa della Presidenza della Repubblica comunica il calendario delle celebrazioni in occasione della Festa Nazionale della Repubblica :

Domenica 1° giugno - Piazza del Quirinale, ore 15.30 - Cambio solenne della Guardia d'Onore da parte del Reggimento Corazzieri a cavallo con la Fanfara del 4° Reggimento Carabinieri a cavallo. Per ragioni di sobrietà e di massima attenzione al momento di grave difficoltà non avrà luogo il ricevimento del 1° giugno

Lunedì 2 giugno - Altare della Patria, ore 9.15 - Deposizione di una corona di alloro; Fori Imperiali, ore 10.00 - Rivista Militare;
Giardini del Quirinale, dalle ore 15.00 alle ore 19.00 - In concomitanza con l'apertura al pubblico, i complessi bandistici dell'Aeronautica Militare, della Marina Militare, della Guardia di Finanza, dell'Esercito Italiano, della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri, eseguiranno brani da concerto originale per banda, arrangiamenti di brani dal repertorio classico e colonne sonore. Il 2 giugno 2014 aperti al pubblico i giardini del Quirinale

In occasione della celebrazione del LXVIII anniversario della proclamazione della Repubblica, lunedì 2 giugno 2014, alle ore 10.00, avrà luogo a Roma, in via dei Fori Imperiali, la tradizionale Rivista Militare alla presenza del Capo dello Stato, dei rappresentanti del Parlamento e del Governo, del Corpo Diplomatico e delle massime Autorità civili, religiose e militari.

Ormai è deciso, la parata militare del 2 giugno si farà, le tradizionali celebrazioni saranno improntate a criteri di particolare funzionalità e sobrietà, sia per i limiti entro cui si svolgerà la rassegna militare, sia per i caratteri che assumerà l'incontro in Quirinale con i rappresentanti del Corpo Diplomatico, di tutte le istituzioni e di significative espressioni della società civile.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha confermato che si svolgeranno regolarmente le celebrazioni - ricevimento delle istituzioni al Quirinale e parata militare - previste per il prossimo 2 giugno.
Festa della Repubblica 2014: per ragioni di sobrietà e di massima attenzione al momento di grave difficoltà non avrà luogo il ricevimento del 1° giugno

STORIA - Nel giugno del 1948 per la prima volta Via dei Fori Imperiali a Roma ospitava la parata militare in onore della Repubblica. L'anno seguente, con l'ingresso dell'Italia nella NATO, se ne svolsero dieci in contemporanea in tutto il Paese mentre nel 1950 la parata fu inserita per la prima volta nel protocollo delle celebrazioni ufficiali. Attualmente il cerimoniale prevede la deposizione di una corona d'alloro al Milite Ignoto presso l'Altare della Patria a Massa e una parata militare alla presenza delle più alte cariche dello Stato.

fonte: www.festadellarepubblica.it/
 
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La nascita della Repubblica Stato e Costituzione


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Dall' Unità 1i860) fino al 1946 la forma istituzionale dello Stato italiano fu lo monarchia. Con il referendum del 2 giugno 1946 i cittadini italiani hanno invece scelto di vivere in una Repubblica. La forma attuale del nostro Stato è dunque repubblicana.

Repubblica è una parola che trae origine dal latino res pubbica, che significa cosa pubblica, cioè cosa che appartiene a tutti e che riguarda tutti.
Una def!nizione così, tuttavia, oggi non silgnifica molto; ci sono infatti Stati retti da una monarchia in cui il monarca non ha alcun potere effettivo e la gestione dello Stato è veramente "cosa di tutti"; e ci sono repubbliche che nella sostanza non sono affatto "res publica", bensì" cosa di pochi privilegiati", come avviene in tanti Stati dittatoriali.
Dire "repubblica", oggi, significa sostanzialmente dire che non c'è il re e-che il. potere dello Stato è affidato ad altri organismi.
Quali siano questi organismi, come siano composti e come si spartiscano fra loro i poteri fondamentali - legislotivo, esecutivo e giudiziario - dipende appunto dalle
istituzioni che lo Stato si è dato. I principi e ordinamenti è fondata lo Repùbblica italiana.
Le istituzioni repubblicane italiane sono quei le previste dalla Costituzione, che è entrata in vigore il primo gennaio 1948.

Come è nata la nostra Costituzione?
Il giorno stesso in cui il popolo italiano, mediante un voto referendario, sceglieva la Repubblica come forma di Governo, si svolgevano anche le p.rime elezioni
veramente democratiche: libere e aperte a tutti i cittadini senza distinzione di censo e di sesso.
Gli eletti rappresentavano partiti... diversi,. che si erano costituiti dopo lo caduta del fascismo e durante lo Resistenza. Essi si riunirono e formarono l'Assemblea:

costituente, con il compito di scrivere il testo delra nuova Costituzione, che sostituì la Costituzione precedente lo Statuto albertino così chiamato perché era stato promulgato da Carlo Alberto, re dello Stato di Sardegnai in seguito lo Statuto divenne la Carta costituzionale del Regno d'Italia).
Nell'arco di circa un qnno e mezzo, lo nuova Costituzione era già pronta. Essa entrò in vigore il primo gen.naio del 1948 e da allora è lo legge fondamentale
del!a Repubblica italiana.

fonte: http://www.poesie.reportonline.it/poesie-2...repubblica.html
 
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Festa della Repubblica, perché proprio il 2 giugno


Per via di un referendum del 1946, il più importante della storia d'Italia (ma a un certo punto la spostammo)

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La Festa della Repubblica italiana si celebra ogni anno il 2 giugno, in occasione dell’anniversario del referendum con il quale, tra il 2 e il 3 giugno 1946, gli italiani votarono per scegliere la forma istituzionale dello Stato tra repubblica e monarchia, dopo la fine del regime fascista a lungo appoggiato dalla famiglia regnante. I risultati ufficiali di quel voto, che per la prima volta nella storia italiana avvenne a suffragio universale, furono annunciati il 18 giugno 1946: 12.718.641 di italiani avevano votato a favore della repubblica, 10.718.502 a favore della monarchia e 1.498.136 avevano votato scheda bianca o nulla. In seguito a questi risultati, il 18 giugno 1946, la Corte di Cassazione proclamò ufficialmente la nascita della Repubblica Italiana. Ma la festa della Repubblica fu più tardi decisa nel giorno del referendum, nel quale la repubblica era stata scelta dalla maggioranza degli italiani.

Nel nord Italia la repubblica vinse in quasi tutti i centri urbani principali, mentre al sud il voto fu quasi ovunque prevalente per la monarchia (a Napoli 900 mila voti per la monarchia contro neppure 250 mila per la repubblica; a Palermo quasi 600 mila contro 380 mila); a Roma i voti per la monarchia furono più di quelli per la repubblica, di poco (circa 30 mila schede).

La festa della Repubblica venne celebrata ufficialmente per la prima volta nel 1948 e si fissò ogni anno il 2 giugno fino al 1977, quando a causa della crisi economica fu stabilito che venisse ricordata ogni anno la prima domenica di giugno (nell’anno precedente, il 1976, la tradizionale parata militare fu annullata a causa del grave terremoto che aveva provocato quasi 1000 morti in Friuli Venezia Giulia il 6 maggio). La data del 2 giugno fu poi ristabilita, insieme alle celebrazioni, dal secondo governo Amato con una legge del novembre 2000.

Il cerimoniale ufficiale della giornata prevede la deposizione di una corona d’alloro in omaggio al Milite Ignoto, all’Altare della Patria che si trova a Roma in piazza Venezia, da parte del Presidente della Repubblica, e la sfilata delle forze militari lungo i Fori Imperiali, a Roma. Oltre all’Esercito Italiano, alla parata partecipano anche la Polizia, i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa Italiana e alcuni corpi della polizia municipale di Roma, della protezione civile e della Croce Rossa.
 
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Festa della Repubblica: il 2 giugno è la festa degli italiani



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Il 12° presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella



Dopo due anni di sospensione decisa da Giorgio Napolitano per ragioni di sobrietà negli anni in cui la crisi mordeva forte il Paese, i giardini del Quirinale ritroveranno il tradizionale ricevimento

È UFFICIALMENTE la principale festa nazionale civile. Il 2 giugno si ricorda il referendum istituzionale indetto a suffragio universale il 2 e il 3 giugno 1946 con il quale gli italiani venivano chiamati alle urne per esprimersi su quale forma di governo, monarchia o repubblica, dare al Paese, in seguito alla caduta del fascismo.

La storia. Prima della fondazione della Repubblica, la festa nazionale italiana era la prima domenica di giugno, anniversario della concessione dello Statuto Albertino. Nel giugno del 1948 per la prima volta Via dei Fori Imperiali a Roma ospitava la parata militare in onore della Repubblica.

Nascita di una nazione. A differenza del 25 aprile (Festa della liberazione) e 1° maggio (Festa dei lavoratori), il 2 giugno celebra la nascita della nazione, in maniera simile al 14 luglio francese (anniversario della Presa della Bastiglia) e al 4 luglio statunitense (giorno in cui nel 1776 venne firmata la dichiarazione d'indipendenza).

Il cerimoniale. L'anno seguente, con l'ingresso dell'Italia nella NATO, se ne svolsero dieci in contemporanea in tutto il Paese mentre nel 1950 la parata fu inserita per la prima volta nel protocollo delle celebrazioni ufficiali. Attualmente il cerimoniale prevede la deposizione di una corona d'alloro al Milite Ignoto presso l'Altare della Patria a Roma e una parata militare alla presenza delle più alte cariche dello Stato.

La parata militare. Durante la deposizione della corona d'alloro presso il Milite Ignoto, prendono parte tutte le Forze Armate, tutte le Forze di Polizia della Repubblica ed il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa Italiana. Nel 2005, l'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ordinò che defilassero anche il Corpo di Polizia Municipale di Roma ed il personale civile della Protezione Civile.

La festa nel mondo. Le ambasciate italiane all'estero invitano Capi di Stato del Paese ospitante ad una festa solenne. Da tutto il mondo arrivano al nostro Presidente della Repubblica gli auguri degli altri capi di Stato. Speciali cerimonie ufficiali si tengono in Italia.

Aperti i giardini del Quirinale. La massima festa civile italiana vedrà anche quest'anno la presenza delle Frecce Tricolori. La cerimonia prosegue con la possibilità di visitare i giardini del palazzo del Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica Italiana, con la musica dei complessi bandistici dell'Esercito Italiano, della Marina Militare Italiana, dell'Aeronautica Militare Italiana, dell'Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, del Corpo di Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato.

Bel tempo e tanti invitati, circa 1800. Tra questi anche Matteo Renzi e Silvio Berlusconi oltre ai vertici istituzionali, diplomatici e rappresentanti del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport. Dopo due anni di sospensione decisa da Giorgio Napolitano per ragioni di sobrietà negli anni in cui la crisi mordeva forte il Paese, i giardini del Quirinale ritroveranno il tradizionale ricevimento in occasione della festa della Repubblica.

Il concerto di Riccardo Muti. Una seconda novità voluta dal capo dello Stato precederà il ricevimento: si tratta di un concerto, diretto dal maestro Riccardo Muti, che si svolgerà nella splendida cappella Paolina all'interno del Quirinale. Il concerto sarà riservato al corpo diplomatico accreditato in Italia ma trasmesso in diretta tv.

fonte: http://www.repubblica.it/cronaca/2015/06/0...lica-115844241/
 
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2 Giugno Festa della Repubblica - Storia poesie immagini frasi
Festa della Repubblica - origini storia immagini disegni da colorare, poesie 2 giugno
poesie festa della repubblica, frasi 2 giugno

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Il 2 Giugno ricorre la La Festa della Repubblica Italiana: giorno in cui venne dichiarata la nascita della Nazione, a seguito del referendum del 1946 in cui gli italiani, a seguito alla caduta del fascismo, sceglievano la Repubblica invece della Monarchia, esiliando i Savoia.

Repubblica è una parola che trae origine dal latino res pubbica, che significa cosa pubblica, cioè cosa che appartiene a tutti e che riguarda tutti.

Frasi per il 2 Giugno, Festa della Repubblica Italiana
Ecco alcune frasi, poesie e citazioni famose per il 2 Giugno.


La Costituzione è il fondamento della Repubblica
Se cade dal cuore del popolo, se non è rispettata dalle autorità politiche,
se non è difesa dal governo e dal Parlamento,
se è manomessa dai partiti verrà a mancare il terreno sodo sul quale sono fabbricate
le nostre istituzioni e ancorate le nostre libertà
.
(Luigi Sturzo, in un discorso al Senato della Repubblica, 27 giugno 1957)

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L’Italia vuole la pace
perché la pace è un seme
che cresce solo se gli uomini
imparano a stare insieme.

(Anna Sarfatti, la Costituzione raccontata ai bambini)

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L’Italia, a mio avviso,
deve essere nel mondo portatrice di pace:
si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte,
si colmino i granai di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame.
Il nostro popolo generoso si è sempre sentito fratello
a tutti i popoli della terra.
Questa è la strada, la strada della pace
che noi dobbiamo seguire.

(Sandro Pertini, dal discorso d’insediamento alla Presidenza della Repubblica)

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Quando il 2 Giugno 1946 nacque la Repubblica,
tutti avemmo la consapevolezza che conservare integri
nel tempo gli ideali cui essa si ispirava,
avrebbe comportato momenti di duro impegno ed anche grandi sacrifici.

(Giovanni Leone)

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Saluta il tricolore
Se il tricolore sventola,
salutalo, bambino:
e pensa che la Patria
ricordan quei colori.
La Patria è un bene grande:
e la Patria tua è l’Italia.
Per farla unita e libera
son tanti i suoi Caduti.
Per farla giusta e nobile
può anche un piccolino
con la bontà e lo studio,
dare il suo grande dono.
Per questo il tricolore
tra tutte le bandiere
dei popoli del mondo
con palpito sicuro
sventolerà nel cielo.

(Poesia di L. Veltri)


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E quando io leggo nell’art. 2:
L’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica, sociale;
e quando leggo nell’art. 11:
L’Italia ripudia le guerre come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli,
a patria italiana in mezzo alle altre patrie…
ma questo è Mazzini! Questa è la voce di Mazzini!
Quando io leggo nell’art. 8:
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge,
ma questo è Cavour!
Quando io leggo nell’art. 5:
La Repubblica una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali,
ma questo è Cattaneo!
Quando nell’art. 52 io leggo a proposito delle forze armate:
L’ordinamento delle forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica,esercito di popoli,
ma questo è Garibaldi!
E quando leggo nell’art. 27:
Non è ammessa la pena di morte,
ma questo è Beccaria!
Grandi voci lontane, grandi nomi lontani…

(Piero Calamandrei dal Discorso ai giovani sulla Costituzione)

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2 Giugno Festa della Repubblica
Il due giugno del 1946 nacque la Repubblica Italiana.
Ogni anno in tutte le località d’Italia
questa ricorrenza viene celebrata con solennità.
Repubblica significa disciplina e coscienza delle proprie responsabilità.
Anche tu, piccolo cittadino,
hai dei doveri verso la tua Patria,
verso i tuoi genitori, verso il tuo insegnante.
Ricorda con commossa ammirazione
questa data gloriosa nella storia d’Italia.

(G. Vannucci)

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La Patria
Lo sai, fanciullo, che cos’è la Patria?
È la casa dove tua madre
t’ha cullato sulle sue ginocchia e tuo
padre ha lavorato per te.
È il prato dov’è spuntata l’erba
trapunta di margherite, per la gioia
delle tue corse.
È la scuola dove s’è aperta la
tua piccola mente alle prime nozioni,
e il tuo cuore ai primi affetti.
È la terra su cui sventola la
bandiera dai tre colori.
È il cimitero dove riposano i
morti che i tuoi genitori piangono
ancora.
È il campanile da cui giunge
la voce che invita a pregare.
Sono i campi che producono
per te.
Sono le pianure, le colline,
le montagne che tu calchi, di cui
tu respiri l’aria salubre.
È il cielo a cui tu volgi gli
occhi nella gioia e nel dolore.

(Poesia di Francesca Castellino)


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Se voi volete andare in pellegrinaggio
nel luogo dove è nata la nostra costituzione,
andate nelle montagne dove caddero i partigiani,
nelle carceri dove furono imprigionati,
nei campi dove furono impiccati.
Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà
e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero
perché lì è nata la nostra Costituzione.

(Piero Calamandrei, Discorso sulla Costituzione)


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Dietro a ogni articolo di questa costituzione,
o giovani, voi dovete vedere giovani come voi,
caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati,
morti di fame nei campi di concentramento,
morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano,
per le strade di Firenze,
che hanno dato la vita
perché la libertà e la giustizia
potessero essere scritte su questa carta.

(Piero Calamandrei, Discorso sulla Costituzione)

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FONTE: http://frasi.mammafelice.it/feste-nazional...bblica-italiana
 
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2 Giugno Festa della Repubblica - Storia poesie immagini frasi
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Festa della Repubblica, ai Fori Imperiali la parata. Conte a italiani,"festa di noi tutti" Bagno di folla per il nuovo premier, arrivato all'altare della Patria: "Ricordati dei giovani". l presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto una corona di alloro all'Altare della Patria.

Sulle note della Canzone del Piave, a 100 anni dalla conclusione della Prima guerra mondiale, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dalle massime autorità dello Stato, ha deposto la corona di fiori davanti alla tomba del milite ignoto, rimanendo alcuni istanti in raccoglimento al suono del 'Silenzio'. Il tradizionale passaggio delle frecce tricolori ha concluso la solenne cerimonia che ha aperto le celebrazioni della Festadella Repubblica.

Il 2 Giugno "è la festa di noi tutti, tanti auguri a tutti", dice il neo premier Giuseppe Conte rispondendo al cronista dell'Ansa che sulla porta di casa gli chiede un pensiero per gli italiani. Conte è poi partito con la scorta alla volta delle celebrazioni per la festa della Repubblica.

L'Italia celebra quest'anno il 72° anniversario della fondazione della Repubblica Italiana. L'edizione 2018 della celebrazione è ancora più inclusiva, con la partecipazione di tutte le componenti dello Stato, all'insegna del senso di appartenenza e dell'orgoglio nazionale. 400 sindaci aprono la manifestazione e al termine il Presidente dell'Anci Antonio Decaro e Valentina Pontremoli, il sindaco più giovane d'Italia, consegnano al Presidente della Repubblica un Tricolore, simbolo dell'unità nazionale. Una bandiera di 400 metri quadrati giungerà dal cielo portata da un paracadutista militare. Sui Fori Imperiali sfileranno 5.000 persone appartenenti ai corpi militari e civili, 260 Bandiere e Stendardi, 14 Bande e Fanfare militari, 58 cavalli, 11 unità cinofile e 70 veicoli.

La rassegna sarà strutturata in 7 settori che vedono la partecipazione di tutte le componenti dello Stato: sui Fori Imperiali sfileranno 5.000 persone appartenenti ai corpi militari e civili, 260 Bandiere e Stendardi, 14 Bande e Fanfare militari, 58 cavalli, 11 unità cinofile e 70 veicoli. Oltre alle unità delle Forze armate, particolare attenzione è stata posta ai Corpi armati e non dello Stato, alla Protezione civile. In apertura la Banda Centrale dell'Arma dei Carabinieri, le bandiere delle Forze armate e della Guardia di Finanza, i gonfaloni delle Regioni delle Province e dei Comuni italiani, medaglieri e labari delle Associazioni combattentistiche e d'Arma. Nel primo settore le bandiere ONU, NATO, UE e quelle degli organismi multinazionali in cui operano le Forze armate. Nel centenario della fine della Prima guerra mondiale sfileranno anche le Bandiere delle Unità che hanno combattuto durante la Grande Guerra. A seguire la Fanfara della Brigata Sassari e una compagnia interforze in uniforme storica, la compagnia mista delle Associazioni d'Arma, il Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa e i Gruppi Sportivi.

I quattro successivi settori sono dedicati alle singole Forze Armate: Esercito, Marina Militare, Aeronautica e Arma dei Carabinieri. Il sesto settore sarà composto dai Corpi militari e ausiliari dello Stato, tra cui Guardia di Finanza, una compagnia del corpo militare della Croce Rossa e delle Infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana e una compagnia del Sovrano Militare Ordine di Malta. Il settimo settore comprenderà i Corpi armati e non dello Stato, tra cui la Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, Polizia Penitenziaria, Servizio Civile Universale, Corpo di Polizia di Roma Capitale, Compagnia di volontari della CRI e la Protezione Civile. A chiudere lo sfilamento la fanfara e una compagnia del 1° Reggimento Bersaglieri. Alla fine della rassegna ci sarà il lancio di un paracadutista militare con un vessillo Tricolore di 400 metri quadrati. Antonio De Caro, Presidente dell'ANCI e Sindaco di Bari, e Valentina Pontremoli, Sindaco di Bardi (PR), il Primo Cittadino più giovane d'Italia, consegneranno simbolicamente al Presidente della Repubblica un Tricolore in rappresentanza degli oltre 8.000 sindaci italiani. Il passaggio delle Frecce Tricolori segnerà la chiusura dell'evento.


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